Sondaggi Elezioni 2018, CasaPound "sdoganata": l'onda nera non fa paura
La maggioranza degli italiani non sarebbe preoccupata del "Fascismo risorgente", mentre CasaPound sale inesorabilmente nelle intenzioni di voto
I sondaggi sulle imminenti elezioni del 4 marzo 2018 parlano chiaro. In particolar modo, uno studio condotto dall'Istituto Ferrari Nasi per Libero Editoriale. In sostanza, secondo la rilevazione in questione, la temutissima "onda nera" del Fascismo risorgente che ha impazzato nei dibattiti, anche per via dell'ascesa di CasaPound, non sarebbe poi così temuta dagli italiani.
Solo il 14 % degli italiani sarebbe, infatti, "molto preoccupato" al riguardo, mentre un 21 % si dice "abbastanza preoccupato", a fronte di un 25 % e soprattutto di un 33 % che si definiscono "poco" e "per nulla" preoccupati.
Per giunta, il 17 % del campione intervistato considera esagerato il timore che "l'onda nera" sia un pericolo per la democrazia, e il 33 % è abbastanza d'accordo sul fatto che sia piuttosto forzato definire un pericolo le istanze dei Fascisti contemporanei.
Il 42 % degli italiani giudica il comunismo sovietico l'esperienza più dannosa dell'Umanità, a fronte del 35 % che invece - fra queste due opzioni - ritiene più perniciosa l'esperienza del regime mussoliniano. Un 23% di indecisi, tuttavia, dev'essere tenuto ampiamente in considerazione.
Il sondaggio dell'istituto Ferrari Nasi sembra insomma confermare l'abbrivo acquisito da CasaPound nelle varie rilevazioni. Sia nei sondaggi per le elezioni regionali del Lazio, sia per quelle politiche, la percentuale attribuita alla Tartaruga Frecciata è del 2-3 % circa, percentuale ovviamente non comprensiva delle opinioni dei tanti intervistati che preferiscono non esprimere pubblicamente la propria preferenza per una formazione dichiaratamente fascista.
Un elemento peculiare da tenere in considerazione, quello delle cosiddette "risposte di prestigio", che potrebbe lasciar trapelare un potenziale successo oltre le aspettative per la Tartaruga Frecciata. Del resto, le varie giornate di raccolta firme hanno visto i banchetti e le sedi di CPI presi d'assalto da cittadini intenzionati a votare CasaPound, con un campione di potenziali elettori piuttosto eterogeneo e sfuggente a ogni incasellamento in categorie predefinite.
Simone Di Stefano, candidato Premier, e Mauro Antonini, candidato Presidente della Regione Lazio, riusciranno a entrare in Parlamento e nel Consiglio Regionale? A giudicare dai sondaggi e dall'atmosfera che si respira, potrebbe essere un esito del tutto plausibile, oltre che storico.