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Politica
"Meloni doveva fare subito le nomine. Civil servant arroccati con Pd e Colle"

"E' colpa del governo, e in particolare di Meloni e Giorgetti, se si è arrivati a questa situazione: dovevano agire subito non ora"


La polemica sullo spoil system che sta investendo il governo "è colpa di Meloni". E' la tesi controcorrente di Luigi Bisignani, grande conoscitore dei gangli dello Stato e della burocrazia pubblica, intervistato da Affaritaliani.it. "In ogni democrazia compiuta occidentale le nomine vengono fatte un minuto dopo l'insediamento del governo e non tre mesi dopo dando così fiato all'opposizione. Hanno sbagliato la premier Meloni e il ministro dell'Economia Giorgetti a non farle subito".

"In particolare il titolare del Mef avrebbe dovuto dire immediatamente che andava cambiato il direttore generale del Tesoro e invece si sono tenuti tutti quelli ormai compromessi con i regimi precedenti, da Draghi a Conte. E ovviamente questi personaggi si sono arroccati chiedendo aiuto ai loro amici del Pd".

"Da mesi il Centrodestra era pronto a governare e sapeva come hanno mal gestito molte operazioni, da Ita all'ex Ilva passando per Mps, Tim e il disastro di Cdp. E' colpa del governo, e in particolare di Meloni e Giorgetti, se si è arrivati a questa situazione, dovevano agire subito non ora. E c'è da dire che questi civil servant non hanno avuto alcun senso di responsabilità di dimettersi dopo la vittoria elettorale del Centrodestra, anzi si sono arroccati con i loro amici del Pd e con la sponda del Quirinale. E ora attaccano il governo con l'accusa di lottizzare. Ma lo stesso governo si doveva muovere subito, non oggi", conclude Bisignani.

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spoil system nomine governo meloni giorgetti





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