Politica

Spread arma contro le elezioni. In azione fondi Usa, Gb, francesi

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Impedire il ritorno alle urne nel 2017 e...

Impedire il ritorno alle urne nel 2017 e dare tempo al Parlamento di varare con estrema calma una legge elettorale che consenta dopo il voto la formazione di un esecutivo, possibilmente filo-europeo. In Transatlantico spiegano così deputati e senatori di maggioranza e opposizione la corsa dello spread italiano rispetto al Bund tedesco, tornato nuovamente sopra quota 200 punti.

"Si tratta di un chiaro avvertimento, niente elezioni a giugno", spiega un parlamentare. Il timore dei mercati è duplice: primo che se si votasse a giugno con la legge uscita dalla Consulta sarebbe molto difficile trovare una maggioranza e quindi il rischio sarebbe quello dell'ingovernabilità modello Belgio o Spagna. Ma il principale incubo è che dopo le elezioni l'unica soluzione possibile per formare un esecutivo sia la nascita dell'asse 5 Stelle-Lega. Un asse chiaramente anti-europeo.

Tanto i grillini quanto Matteo Salvini hanno sempre smentito questo scenario ma, fanno notare da entrambi i partiti, "se all'indomani del voto si scoprisse che il 51% dei parlamentari è composto da M5S, Lega, Fratelli d'Italia e altri di Centrodestra (compreso un pezzo di Forza Italia che pur di andare al governo seguirebbe Salvini) le smentite di questi giorni e della campagna elettorale potrebbero essere presto dimenticate".

Ma chi sta attaccando l'Italia sui mercati (soprattutto sull'obbligazionario)? Il dito è puntato contro quell'establishment che nel 2011 fece cadere Silvio Berlusconi. Ovvero i fondi americani e britannici, la finanza francese, le banche e tutti quei soggetti che vedono come fumo negli occhio la possibile vittoria che metta in discussione la moneta unica, visto che già in Francia è alto il timore per un successo di Marine Le Pen.

In questo contesto, ovviamente a microfono spento, leghisti e grillini risparmiano dalle critiche Sergio Mattarella che, rispetto a Giorgio Napolitano, "si sta comportando come un arbitro imparziale". E Draghi? "E' il presidente della Bce e non può che difendere l'euro".