Politica
Sullo ius soli troppe bugie. Nel 2017 andava messa la fiducia
Ben ritrovati amici. Vi scrivo dall'estero dove partecipo a una serie di conferenze.
1. La tragedia sventata
L'Italia ha rischiato una tragedia immane. Non siamo mai stati così vicini a una strage devastante. Dobbiamo dire grazie alla professionalità dell'Arma dei Carabinieri e al coraggio dei ragazzi dello scuolabus. Tiriamo un sospiro di sollievo, evitiamo le polemiche, ma concentriamoci su ciò che stavolta – per la prima volta – non ha funzionato nella prevenzione. Bisogna migliorare i controlli, perché non è possibile che un uomo con quei precedenti sia alla guida di uno scuolabus: capisco il desiderio mediatico di tener bassa questa notizia, ma dobbiamo far tesoro di questa vicenda il cui lieto fine è stato un miracolo. Quanto alle polemiche sullo Ius Soli (per questo ho scelto la foto che vedete in apertura di questa enews), ho letto molte ricostruzioni fasulle su come sarebbero andate le cose nel 2017. Qui c'è il link al libro "Un'Altra Strada" dove da pagina 75 a 81 trovate una ricostruzione che nessuno è in grado di smentire. Semplicemente perché è la verità. Con le bugie e le ricostruzioni di comodo si va poco lontano. Vale per lo Ius Soli, vale per tutto il resto.
2. Le bugie che fanno vincere i referendum
Anche il caos della Brexit dimostra che le menzogne, peraltro, servono per vincere le elezioni (o i referendum) ma poi la realtà ti presenta il conto. Nel 2016 gli inglesi hanno votato per uscire dall'Europa convinti che fosse semplice e indolore, una passeggiata di salute. E oggi vediamo che non è così. Se si vincono i referendum dicendo le bugie, il conto lo pagano dopo anni i più deboli. Il Financial Times mi ha chiesto di scrivere un commento che trovate qui. Qui la traduzione. Mi fa ridere pensare al fatto che i media italiani hanno dedicato più spazio al mio post sulla mia dieta che all'articolo sul Financial Times. Facciamo finta di nulla. Come andrà a finire? Non lo sa nessuno, nemmeno i parlamentari inglesi. Ho incontrato Tony Blair ieri e vedrò Gordon Brown domani: naturale pensare al fatto che con dei primi ministri seri e dei leader dell'opposizione degni di questo nome il pasticcio Brexit non sarebbe stato così assurdo e dannoso. Per tutti.
3. Education, education, education
Si è concluso a Dubai il Forum Globale sull'Educazione. Ho partecipato ad alcuni incontri e ho assistito alla premiazione del miglior insegnante del mondo (quest'anno il premio è andato a un frate francescano kenyota). Scherzavo con Stefania Giannini, già ministro della Pubblica Istruzione nel governo dei mille giorni, sul fatto che molti dei contenuti oggi ripresi a livello globale stavano nei principi della Buona Scuola. La Legge 107 infatti è stata molto contestata ma ha messo sulla scuola risorse, economiche e non, come mai era stato fatto prima. Mi sembra che piano piano questa convinzione si stia facendo strada anche tra il corpo docente che sta finalmente vedendo la differenza tra i soldi messi da noi e gli slogan messi dagli altri. La questione educativa, tuttavia, rimane centrale per oggi e per domani. Sarà centrale fra i temi della Fondazione che stiamo per lanciare da Milano. E sarà centrale anche tra i temi della Leopolda che, attenzione, si svolgerà il 18,19,20 ottobre e non la settimana dopo come avevamo annunciato. Chi sta già prenotando per Firenze sappia che le date ufficiali della LEOPOLDA-10 saranno da venerdì 18 a domenica 20 ottobre.
L'articolo più bello della settimana, per me, era sul Foglio di sabato. Lo ha firmato Marianna Rizzini e racconta la storia di Manuel, il giovane campione di nuoto che è stato colpito alla schiena da due criminali a Roma. Leggete l'articolo e ditemi se non vi viene da commuovervi e abbracciare Manuel per la straordinaria forza che trasmette.
Per chi ama Un'Altra Strada pubblicheremo a breve le tappe di presentazione di sabato (ricordo Castenedolo a Brescia venerdì sera, con una intervista di Paolo Mieli e la diretta Facebook dalle 21). Qui trovate la presentazione video su FanPage, qui un'intervista a TuttoLibri. Ricordo che si trova ancora su Amazon ma anche nelle tante, magnifiche, librerie di questo Paese.
Pensierino della Sera. Il presidente del consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, è stato arrestato per corruzione. Essendo del Movimento Cinque Stelle nessuno gli ha fortunatamente rivolto il gesto squallido delle manette e i social hanno evitato la gogna squallida che noi purtroppo conosciamo. Vorrei spendere parole di rispetto per la giustizia, anche in questo caso. Se De Vito è colpevole lo diranno le sentenze, non i tweet. Noi siamo diversi dal giustizialismo forcaiolo che i grillini hanno iscritto nel loro DNA. Quello stesso giustizialismo forcaiolo in nome del quale hanno detto No alle Olimpiadi altrimenti qualcuno avrebbe rubato. La nostra risposta deve essere diversa. Noi non sappiamo se i grillini a Roma hanno rubato.
Noi sappiamo però che i grillini a Roma hanno fallito: le scale mobili, gli impianti dei rifiuti, gli autobus in fiamme, le buche nelle strade e i buchi di bilancio dimostrano il fallimento dell'esperienza di Governo. E ciò che accade a Roma si sta allargando al Governo nazionale: la loro incompetenza mette a rischio la tenuta economica del Paese. Il giorno dopo le Europee faranno la patrimoniale o alzeranno l'IVA o toglieranno gli 80€. O forse faranno tutte e tre.
Un sorriso,
Matteo