Politica
Taverna guida la rivolta anti-Di Maio. Nel mirino la sfida persa col Colle
Paola Taverna è stata la parlamentare M5S più importante tra i tanti eletti che ieri sera hanno rivolto critiche anche feroci a Luigi Di Maio durante l’assemblea dei gruppi di Camera e Senato. La vicepresidente del Senato della Repubblica, come racconta Giovanna Vitale su La Repubblica, ha esordito con una frase brutale per attaccare la strategia seguita dal suo capo politico: «La verità è che tu hai giocato a chi ce l’ha più lungo con Mattarella».Paola Taverna critica Di Maio per la sua sfida, persa, contro Mattarella.
Taverna, si legge su www.giornalettismo.com, ha rimproverato a Di Maio l’eccessiva attenzione rivolta verso il governo, e lo scarso ascolto del gruppo parlamentare che guida come capo politico. I Cinque Stelle non hanno strutture di partito tradizionali, e il momento di massimo confronto sono le riunioni degli eletti nelle istituzioni. Molti parlamentari sono intervenuti con rilievi severi come quelli fatti dalla vicepresidente del Senato. Giovanna Vitale racconta come abbia rincarato la dose «la sarda Emanuela Corda: «Ma per sapere cosa spiegare ai nostri attivisti dobbiamo guardare Barbara D’Urso?». Perfettamente in linea con lo slang della Taverna il consiglio dell’abruzzese Andrea Colletti: «Luigi ascolta anche i “cacacaz…” e attento a non finire come Renzi che si è circondato solo di yes men».«Luigi non dimenticare mai che Mattarella ha avuto un fratello ucciso per mafia» lo gela il senatore palermitano Gaspare Antonio. Una gragnuola di accuse come mai prima. Il capo politico prova a schermirsi, fa un po’ d’autocritica, promette «nuovi strumenti» per confrontarsi di più con gli eletti, ma subito avvisa: «Se poi però le cose escono sulle agenzie, non mi vedrete più».
L’intervento di Nicola Morra, che ha evidenziato come un governo del M5S debba avere al centro i contenuti programmatici del movimento, ha fatto arrabbiare Di Maio, che si è detto pronto a interrompere le trattative con la Lega in caso di opposizione dei gruppi parlamentari. Vito Crimi, uno dei M5S più importanti, ha lanciato un appello all’unità e alla calma, a conclusione della riunione, come racconta Repubblica.