Politica

Trasparenza, la Boschi pubblichi le sue compravendite di prodotti Banca Etruria

Caos. Confusione nell’opinione pubblica. Il governo italiano minaccia di pubblicare una lettera del 19 novembre dei commissari europei Jonathan Hill (Stabilità dei mercati finanziari) e Margrethe Vestager (Concorrenza). Che doveva rimanere riservata (e la trasparenza in questo caso?).
Per giunta tale lettera dice una cosa giusta: le banche sopravvivano per le regole di mercato. No agli aiuti di Stato e di qualsiasi tipo, come il Fondo Interbancario di tutela delle banche, cioè lo strumento del decreto governativo che ha salvato CariFe, Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria.
Sullo sfondo, la figlia del vicepresidente di Banca Etruria Pier Luigi Boschi, il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che ha superato la mozione di sfiducia alla Camera. Poi l’Ue fa un passo indietro. Rende pubblica quella lettera, così in qualche modo legittimando, ipocritamente, la modalità di salvataggio delle quattro banche. Intanto nel pomeriggio arriva il caso Banca Tercas. Bruxelles boccia il salvataggio della Cassa di Teramo tramite il fondo interbancario considerandolo “aiuto di Stato incompatibile”. Risultato: rendiamo le acque ancor più torbide.

Ci si mette anche il movimento 5 Stelle, col deputato Alessandro Di Battista, che chiede un pronunciamento all’ Autorità garante della concorrenza e del mercato. Questa, come noto, si occupa di accordi anticoncorrenziali tra imprese, abusi di posizione dominante e concentrazioni (fusioni, acquisizioni, joint venture…). “Infine” si occupa delle regole contro i conflitti di interesse per i funzionari governativi (il lato minore cui si volevano appoggiare i 5 Stelle).

L’Authority (velocissima nella risposta) dice che non c’è alcun conflitto di interesse. Sostanzialmente perché la Boschi si assentava ai Consigli dei ministri che prendevano decisioni nella fattispecie. Come dire: io gioco tutto il campionato titolare in una squadra di calcio, ma quando arbitra mio cugino sto in panchina. Alla fine, capolavoro di confusione nell’opinione pubblica, lo stesso Pd – il partito della Boschi - presenterà una proposta di legge per istituire una commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema delle banche, che avrà come oggetto anche il decreto che ha salvato le quattro banche.
A questo punto, al di là di Garanti e Commissioni, la stessa Boschi (la responsabilità individuale è il sale della democrazia) accolga richiesta di ulteriore chiarezza. Si dia per certo che non abbia aiutato Banca Etruria. Si dia per scontato che non valgano conflitti di interesse formali e nominalistici (salvataggio della banca di cui il vicepresidente era padre del ministro - cionondimeno all’estero i ministri di dimettono se pagano la tata in nero o copiano la tesi di dottorato).
La Boschi dice che ha perso tutte le azioni e non approfondisce circa le obbligazioni subordinate. Si guardi all’elemento inverso. La domanda è: la Boschi ha ricevuto informazioni privilegiate da Banca Etruria a differenza degli altri risparmiatori? Il che costituirebbe una sorta di insider trading. Per fare chiarezza, renda pubbliche le compravendite, con cronologia, di prodotti Banca Etruria in suo possesso.

Ernesto Vergani