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Politica
Tria: "Riduzione debito e deficit per fiducia investitori"

Non ci saranno atti del Governo che "mettano in discussione la tenuta dei conti pubblici", perche' "discontinuita' non vuol dire 'mandiamo all'aria i conti'" e "superare certi tetti ci espone a speculazioni": e' il nuovo messaggio rassicurante che il ministro dell'Economia Giovanni Tria, ha voluto lanciare in occasione dell'audizione alla Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero. Il Governo, ha sottolineato Tria, intende chiedere all'Europa "lo spazio necessario" per attuare i principali punti del programma e pur assicurando che "non intendiamo peggiorare i saldi", la previsione e' che gli obiettivi di medio termine, ovvero il pareggio di bilancio, "dovranno un po' slittare".

Il ministro spiega che per l'anno in corso "non e' intenzione del Governo adottare alcuna misura correttiva", cosi' come "e' intenzione evitare misure che possano peggiorare i saldi di finanza pubblica". "La necessita' che si prosegua in un percorso di riduzione del debito e che non si peggiori il saldo strutturale - precisa il ministro - non deriva dagli impegni europei, che pure sono importanti, ma dalla necessita' di rafforzare e mantenere la fiducia degli investitori internazionali e nazionali verso l'economia italiana". Economia italiana, prosegue Tria, che e' in "buone condizioni di salute" ma su cui pesano "rischi di una moderata revisione al ribasso" sul 2018.

"Gli indicatori economici piu' recenti - spiega il ministro - suggeriscono che la crescita dell'economia sta continuando a un ritmo lievemente inferiore rispetto a quello del 2017 e le stime interne piu' recenti pongono la crescita congiunturale del secondo trimestre a un ritmo simile al primo". Dunque, "con dei segnali di rallentamento dell'economia non e' il momento giusto di fare manovre troppo pesanti". Rispondendo alle domande dei deputati e senatori delle Commissioni Bilancio sui principali provvedimenti del contratto di Governo, Tria si sofferma sulla flat tax, che verra' studiata dalla task force del Mef sul fisco ma "in linea con un andamento coerente della spesa pubblica".

"Non e' in discussione la flat tax, ma come ci si arriva - precisa - il programma di Governo e' di legislatura. L'idea e' che man mano che con le riforme che applicheremo otterremo progressivamente maggiore crescita, ci impegnamo a ridurre progressivamente la pressione fiscale per attuare pienamente la flat tax", in modo da "programmare una flat tax che man mano si allinei agli obiettivi di legislatura". Tria chiude poi all'ipotesi di una patrimoniale, che "non e' in discussione nel Governo" e su cui "personalmente io non sono favorevole".

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