Asselborn-Salvini, nuova polemica: "Come i fascisti", "Si prenda i migranti"
Il ministro degli esteri lussumberghese torna all'attacco dopo il botta e risposta sul tema migranti di venerdì scorso
Matteo Salvini "usa metodi e toni dei fascisti degli anni '30". Lo afferma il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, tornando sulla lite avvenuta con il ministro dell'Interno italiano a Vienna.
Lo scontro, sul tema dell'immigrazione, è stato documentato da un video. "E' stata una provocazione calcolata", dice Asselborn nelle dichiarazioni riportate dall'edizione online del magazine tedesco Der Spiegel.
Secondo il ministro lussemburghese, lo staff di Salvini "riprende sistematicamente ogni cosa" e se bisogna fare i conti con la presenza di telecamere che filmano all'insaputa di altri interlocutori, "allora non ci può più essere una discussione trasparente".
Asselborn, in sostanza, non sarebbe stato informato sulla presenza di una persona incaricata di documentare il dibattito con un video. Der Spiegel riferisce che un portavoce del governo austriaco, interpellato sull'argomento, ha dichiarato che i padroni di casa "non erano al corrente di una registrazione". L'eventuale presenza di una telecamera, però, non rappresenterebbe un problema per Vienna: in un meeting informale tra ministri, secondo il portavoce, "non ci sono le regole dell'Unione Europea".
Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini. "Il ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo, dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini di oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando 'merda', oggi mi dà del 'fascista'. Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?!? Nessun fascismo, soltanto rispetto delle regole. Se gli piacciono tanto gli immigrati che li accolga in Lussemburgo, in Italia ne abbiamo già accolti troppi. Buona domenica a tutti, cin cin".
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