Politica

Covid, Mulè (Forza Italia) ad Affaritaliani.it: "Invocare la libertà di non vaccinarsi mette a rischio la sicurezza altrui"

Scoppia nella maggioranza il caso delle multe revocate ai No Vax

Di Alberto Maggi

Quanto all'esultanza della Lega per questa decisione del governo, Mulè afferma: "Mi lascia del tutto indifferente"

"Ci sono posizioni politiche che non sono di oggi". Lo afferma ad Affaritaliani.it il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, sulla decisione del governo di togliere le multe ai No Vax del Covid, ovvero a coloro che hanno deciso di non vaccinarsi.

"Berlusconi aveva ricordato l'importanza dei vaccini durante la pandemia. Io ripeto le parole del Presidente Mattarella di tre anni fa, nel 2021, copio e incollo quelle parole. Invocare la libertà di non vaccinarsi mette a rischio la sicurezza altrui e quella di tutta la popolazione. Vaccinarsi è un dovere morale e civico e il buonismo di togliere le multe ai No Vax è tardivo e irrispettoso rispetto alle prescrizioni della scienza".

Quanto all'esultanza della Lega per questa decisione del governo, Mulè afferma: "Mi lascia del tutto indifferente. Sono anni che hanno queste posizioni e se esultano o piangono non cambio idea. Indifferenza", conclude Mulè.

I MEDICI CONTRO IL GOVERNO - "Non è certamente un bel segnale e pone un problema di equità", va all'attacco il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando la misura. ll dibattito - evidenzia - è legato principalmente al fatto che cancellando le multe ai no vax, si crea una forma di diseguaglianza rispetto ai cittadini che invece quelle multe le hanno pagate. Nel merito, è chiaro che in quel momento, durante la pandemia, l'obiettivo con l'obbligo della vaccinazione era quello di proteggere la salute della popolazione".

Oggi, rileva il presidente Fnomceo, "dopo due anni, la sanzione perde di significato, ma si pone un grosso problema di equità". Per le opposizioni si tratta di un "condono" ancora più grave in un momento in cui la sanità è in crisi o ancora di una "vergogna" o un "messaggio devastante".

LE POSIZIONI POLITICHE - "E' una decisione molto grave. Il governo strizza l'occhio a chi evade", stigmatizza la leader del Pd Elly Schlein. Si tratta inoltre, rincara per Iv Maria Elena Boschi, di "una grave offesa agli operatori sanitari". Ma sulla misura si registra anche la perplessità di Forza Italia. La vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, non usa mezzi termini: "Se era sbagliato prorogare il congelamento delle multe, cancellarle è inaccettabile e significa far finta di dimenticare cos'ha rappresentato il Covid per l'Italia. Quella dei 'no vax' era tutt'altro che una battaglia di libertà e spero che la maggioranza torni sui suoi passi".

Dall'altra parte la Lega rivendica la scelta e Matteo Salvini parla di un segnale di "pacificazione nazionale". Non solo. C'è chi nel suo partito torna a insistere sull'ipotesi di rimborsare quanti abbiano già pagato quelle multe. Ipotesi che era stata inserita in una bozza del decreto approvato ieri in Cdm e che ha, invece, solo cancellato i procedimenti in essere.

Una decisione che, già di per sé, in base a stime dello scorso anno, costa 150 milioni. Cifra che salirebbe ancora se si prevedesse, appunto, un rimborso per quanti le hanno già pagate. Un'idea comunque già bocciata dal Mef. Una previsione, insiste però il leghista Claudio Borghi che da tempo porta avanti questa battaglia, che "deve essere valutata. Se il numero di coloro che hanno pagato è piccolo, e c'è il rischio di cause, si può tranquillamente valutare la restituzione".

Anche il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, sottolinea di non aver mai apprezzato l'idea "che ci fosse una multa per una questione di vaccinazione". Per poi aggiungere: "Non mi piacque - evidenzia durante il saluto alla stampa parlamentare - il fatto che fu messa allora, ma il fatto di toglierla... Penso che se qualcuno quella multa l'ha pagata, adesso fa la figura del fesso. È una situazione che ha pro e contro".

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