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Politica
Valditara, marcia indietro su Concia e garanti: "La maggioranza era contraria"
Giuseppe Valditara

Valditara, marcia indietro su Concia e garanti, ma la maggioranza tuona: "Eravamo tutti contrari alla nomina"

Si era scatenato un vero e proprio putiferio istituzionale sulla decisione di attivare un “comitato di garanti” nell’ambito del progetto “Educare alle relazioni” al ministero dell’Istruzione e del Merito.

I tre nomi erano quelli di Paola Concia, attivista Lbgtq ex deputata Pd, suor Monia Alfieri e Paola Zerman, avvocato dello Stato. Meno di 48 ore per fare marcia indietro su un progetto avversato da tutto il centro – destra, con l’associazione Pro Vita che aveva già raccolto 20.000 firme ed era pronta a dare battaglia.

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Particolarmente irritata la Lega, ma l’imbarazzo era generalizzato, tranne come vedremo una importante eccezione. "Noi della Lega abbiamo evitato derive ideologiche di sinistra. Discorso chiuso", dice l’ex sottosegretario Rossano Sasso, mentre Pro Vita, è il caso di dirlo, è al settimo cielo: "Siamo soddisfatti della retromarcia sull’assurda nomina dell’attivista Lgbt". L’unico che stranamente va fuori dal coro è il presidente del Senato Ignazio La Russa che invece telefona alla Concia per farle personalmente gli auguri, per invitarla al concerto di Natale e per esprimergli “sentimenti di vicinanza umana”, che in effetti lasciano un po’ interdetti. In realtà era dall’altro ieri che la Lega aveva fatto muro contro una misura che era stata percepita come una vera provocazione, visto che è sempre stata contraria alla tematica gender nelle scuole.

La Concia per salvare il posto aveva detto che si sarebbe occupata solo della violenza sulle donne, ma nessuno le ha creduto. Suor Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline, prende la palla al balzo per bussare a quattrini: “Peccato, la presenza di Concia mi incuriosiva. Ma evidentemente la decisione non era stata ben preparata. Tra l’altro avevo chiarito con il ministro che saremmo state tutte e tre sullo stesso piano nella commissione. Ora però lancio una sfida al governo: se sono davvero a favore del ruolo educativo della famiglia, mi aspetto che in finanziaria ci sia uno stanziamento adeguato, 500 milioni, per le scuole paritarie. Altrimenti sono tutte chiacchiere”.

In ogni caso la Lega conferma la fiducia al ministro Valditara ma le opposizioni lo attaccano sulla conduzione della vicenda per la sua “leggerezza” nel trattare temi così delicati. Meraviglia la trasformazione di Maria stella Gelmini, una volta donna di destra, che ora parla quasi come Landini riferendosi ad un comportamento becero verso la Concia. C’è anche da dire che sui social, soprattutto X, c’era stata una reazione fortissima degli elettori di centro – destra che avevano cominciato ad attaccare fortemente il ministro e il governo facendo notare, spesso anche con termini assai coloriti, che l’ex deputata del Pd era esattamente agli antipodi al sentire della destra.

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