Politica

Vannacci: "La speranza che il Papa invoca per i carcerati servirebbe soprattutto per le vittime della criminalità"

"Raramente una parola per le vittime della delinquenza". Intervista

Di Alberto Maggi

"Le nuove carceri siano funzionali al rimborso del torto fatto alla vittima"


"La stessa speranza che il Santo Padre invoca per i carcerati servirebbe anelarla anche e soprattutto per le vittime della criminalità. Raramente, invece, una parola per le vittime della delinquenza. Ovvero per quelle persone che quei detenuti visitati oggi dal Papa hanno derubato, rapinato, ferito, violentato, abusato, ucciso…". Con queste parole Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda sulle parole di Papa Francesco oggi al carcere di Rebibbia che ai detenuti ha detto "non perdete la speranza".

"La mia solidarietà va soprattutto a loro, non ai detenuti che stanno scontando la giusta pena per le loro malefatte. E se è vero che andranno costruite altre carceri per migliorare una condizione di sovraffollamento, mi auguro anche che questi luoghi di espiazione della pena - perché tali devono essere - oltre che al recupero sociale del delinquente siano anche funzionali al rimborso del torto fatto alla vittima. Diventino quindi i luoghi in cui ogni carcerato, lavorando duramente e devolvendo i propri emolumenti per l'opera prestata, risarcisca le vittime per i danni subiti dalle loro azioni criminali", conclude Vannacci.

Leggi anche/ Giubileo, il Papa apre la Porta Santa a Rebibbia: "La speranza non delude" - Affaritaliani.it