Vatileaks: il segretario di Stato Pietro Parolin non testimonierà
Il Tribunale della Citta' del Vaticano ha disposto che "in ragione del loro ufficio" non abbia luogo l'audizione di tre testi
Il Tribunale della Citta' del Vaticano ha disposto che "in ragione del loro ufficio" non abbia luogo l'audizione di tre testi che erano stati richiesti dalla difesa dell'imputata Francesca Immacolata Chaouqui. Si tratta del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, del cardinale Santos Abril y Castello', arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore e arcivescovo Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santita'.
Sono infatti pervenute in Cancelleria le comunicazioni di tali testi, nelle quali hanno dichiarato di volersi avvalere di quanto disposto dall'art. 248, secondo comma, del Codice di Procedura Penale che recita: "I pubblici ufficiali non possono essere obbligati a deporre su cio' che e' stato loro confidato per ragioni d'ufficio, salvo i casi in cui la legge li obbliga espressamente a informarne la pubblica autorita'?".
Il Cardinale Parolin ha tenuto, in ogni caso, ad aggiungere: "sento di dover specificare di non aver alcun elemento da riferire per quanto riguarda l'argomento su cui ero stato citato come testimone, cioe' il rapporto fra monsignore Vallejo Balda e la signora Chaouqui".