Politica
Veltroni fa il film sul buonismo ma è un plagio: il ritorno della Sx è un flop
Veltroni ha girato un film dal titolo "Quando", tratto dal suo omonimo libro del 2017, ma è una terribile imitazione di Good bye Lenin di Wolfgang Becker
Ma non è solo il film che suona come una nota falsa, come un falso movimento. L’intera comparsata di Walter il Buono è stata segnata da una immersione melensa nel passato con l’inevitabile epifania di Roberto Benigni in versione guitto comunista che si spupazza Enrico Berlinguer sul palco di una festa de L’Unità. Nella foto mostrata da Giletti si vede, dietro un palo, Veltroni che si gode la scena radical – chic. Poi ci narra che lo stesso Berlinguer gli racconterà di aver avuto paura del blitz del comico toscano.
Veltroni che viene chiamato ironicamente “l’Africano” perché aveva annunciato la sua andata nel Continente Nero in caso di sconfitta politica ma è invece ben saldo da noi, ha spanso la sua melassa buonista fatta di tanta comprensione per i diversi, gli ultimi, coloro che sono rimasti indietro e sul grande ruolo che la politica dovrebbe avere nel cambiare il mondo. Un quadretto agiografico che poco ha a che fare con i rischi di catastrofe nucleare che stiamo correndo.
Insomma, non solo il film, ma lo stesso messaggio veltroniano pare essere rimasto a decenni fa. Certo, vedendo i suoi epigoni, tra cui la Schlein, ad uno gli viene voglia di tornare al Veltroni che perculava il mondo dicendo, dopo la caduta del Muro di Berlino, che lui non era mai stato comunista ma poi ci si accorge che il presente sgangherato della sinistra è anche il frutto avvelenato proprio del veltronismo.