Politica
Governo, rinnovato il patto. Ma è giallo. La Lega invia una nota diversa sull'Ucraina
Poi il comunicato viene corretto diventando più "soft"
Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi Meloni-Tajani-Salvini-Lupi
Si è svolto oggi un vertice del centrodestra a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. I leader hanno rinnovato il patto di coalizione, garanzia di efficacia e concretezza dell’azione di governo. Un bilancio positivo sostenuto da dati macroeconomici incoraggianti, a partire dal buon andamento della crescita dell’occupazione.
È stata ribadita l’unità della coalizione e sono determinati a continuare il lavoro avviato per tutta la legislatura, portando a compimento le riforme messe in cantiere e attuando il programma votato dai cittadini. Anche per questo la prossima legge di bilancio, come le precedenti, sarà seria ed equilibrata, e confermerà alcune priorità come la riduzione delle tasse, il sostegno a giovani, famiglie e natalità, e interventi per le imprese che assumono.
Totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera. Soddisfazione per la rinnovata autorevolezza e affidabilità dell’Italia nello scenario globale, come ribadito anche dal successo della presidenza italiana del G7, e condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina. Da trent’anni il centrodestra conferma la propria solidità e compattezza, con la capacità di trovare sempre la sintesi tra le diverse identità che lo compongono e dare risposte ai cittadini. Così una nota congiunta dei leader.
La Lega invia "per errore" la nota con testo diverso sull'Ucraina
"Condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina". Questa la versione corretta della nota congiunta del centrodestra dopo il vertice dei leader a Palazzo Chigi, una formula diversa da quella ("appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini") che compariva nel comunicato trasmesso "per errore" dalla Lega, che spiega di aver diffuso "per la fretta una versione del comunicato che poi è stata modificata. Non era una modifica di contenuto". "Non c'è nessun tipo di scontro", precisano dall'ufficio stampa del partito di Matteo Salvini, perché "per la maggioranza e il governo rilevano le dichiarazioni rese ieri dal ministro degli Esteri Antonio Tajani", secondo cui "l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina".