Voto e legge elettorale Mdp avverte il Pd: no a baratti con Alfano
Così la Sicilia divide Renzi e la sinistra
No ad accordi a scatola chiusa, no a baratti tra Pd e Alternativa Popolare sulla Sicilia. Mdp non ci sta a fare la parte della Cenerentola e avverte Matteo Renzi, ribadendo la sua contrarietà a un'intesa con Angelino Alfano, che snaturi il cosiddetto modello Palermo e perda di vista un "progetto politico di discontinuità e vero cambiamento", fatto di civismo e Centrosinistra.
Articolo 1, insomma, non cambia la sua linea e come spiegato al vertice con Leoluca Orlando e Sinistra Italiana, si dice disposto a dare il via libera alla candidatura del rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari, ma no ad un'alleanza con Angelino Alfano frutto di un "baratto", ovvero, basata sull'offerta di sostegno di Ap ai Dem in cambio di una legge elettorale che tenga in vita i centristi. "Sulla stampa - dice all'Adnkronos Angelo Capodicasa, deputato siciliano di Mdp ed ex presidente della Regione - il rapporto a due Pd-Ap è stato raccontato come una sorta di baratto tra la vicenda siciliana e le scelte politiche elettorali nazionali. E questo non va bene, perchè di mezzo ci sono gli interessi della Sicilia, non le sorti personali di ognuno di noi".
Capodicasa, componente del coordinamento regionale siciliano di Articolo 1, precisa: "Non abbiamo nulla di personale nei confronti di Alfano, abbiamo solo sollevato un problema politico di coerenza progettuale. Lo abbiamo già detto in passato: la figura del rettore Micari ci va bene, è un nome che può essere condiviso, purchè sia coerente -lo ribadisco- con un progetto politico di discontinuità e di cambiamento, fatto di civismo e di Centrosinistra. Una discontinuità che i siciliani oggi chiedono con forza. I nostri elettori si aspettano una svolta e non possiamo deluderli".