Politica

Harris inclusiva e ambientalista, Trump punta su sicurezza e orgoglio nazionale. Le due "Americhe" a confronto

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

L'analisi alla vigilia delle Presidenziali Usa

Le differenze tra Harris e Trump sono anche geografiche

Le elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti vedono due visioni molto diverse del paese, rappresentate rispettivamente da Kamala Harris e Donald Trump. Sono veramente due mondi differenti che si confrontano e si scontrano, e per capirlo meglio è bene fare una breve analisi di queste due “Americhe” e dei loro elettori.

La proposta politica di Harris promuove politiche di inclusione, giustizia sociale e uguaglianza di genere e di razza, accompagnandole con un forte impegno per le politiche ambientali e il cambiamento climatico. In materia di sanità e di istruzione, Harris appare favorevole a una possibilità di accesso più ampio a questi due grandi servizi. Di conseguenza, gli elettori di Kamala Harris sono prevalentemente giovani, donne, minoranze etniche (afroamericani, latini, asiatici); sono anche elettori urbani, con un’istruzione superiore e dei valori di tipo progressista e liberale. Dal punto di vista geografico, si trovano in maggioranza nelle coste Est e Ovest, nelle grandi città e nelle aree metropolitane.

L’America di Donald Trump si riconosce invece in una visione che mette a centro le tematiche dell’orgoglio nazionale e della sicurezza. In pratica, questo vuol dire per esempio un certo protezionismo economico, una buona dose di nazionalismo e un focus costante sulla sicurezza dei confini e sulla riduzione dell’immigrazione. In campo economico, i “trumpisti” vogliono la riduzione delle tasse e una ulteriore deregulation (liberalizzazione) per stimolare l’economia. I valori di questa America sono tradizionali e conservatori, con enfasi sulla libertà individuale e, fra le altre cose, anche sul diritto alle armi. Perciò, gli elettori di Trump sono prevalentemente bianchi, maschi, di età medio-alta o alta; spesso sono anche elettori rurali, con un’istruzione inferiore e un’appartenenza politica di tipo  conservatore e repubblicano. Geograficamente parlando, si trovano in maggioranza negli stati del Midwest e del Sud, e nelle aree rurali.

In sintesi, tutto ciò si traduce in notevoli, e chiare, differenze socioculturali fra le due Americhe. Gli elettori di Harris tendono a valorizzare l’inclusività, l’uguaglianza e le politiche ambientali, mentre quelli di Trump enfatizzano la sicurezza, l’economia e i valori tradizionali. Gli elettori di Harris sono generalmente più istruiti e vivono in aree urbane, mentre quelli di Trump sono spesso meno istruiti e vivono in aree rurali. Harris ha un forte sostegno dalle minoranze etniche e dalle donne, mentre Trump è più popolare tra gli elettori bianchi e maschi.

Queste differenze riflettono le profonde divisioni socioculturali e geografiche presenti oggi negli Stati Uniti, rendendo le elezioni del 2024 particolarmente significative per il futuro del paese. Per Harris, la sfida è di riuscire a mantenere unito il Partito Democratico, mobilitando nel contempo gli elettori giovani e gli appartenenti alle minoranze. Nonché di rassicurare su economia e inflazione. Per Trump, gli elementi critici sono le sue problematiche giudiziarie, le divisioni interne al Partito Repubblicano, un’immagine pubblica molto ambivalente e l’utilizzo di slogan provocatori e polarizzanti, che da un lato galvanizzano il suo elettorato ma, dall’altro, provocano reazioni molto nette di rifiuto nei suoi oppositori. In ogni caso, a breve sapremo quale delle due Americhe, alla fine, avrà prevalso sull’altra. 

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