Politica

Zone rosse, regioni urlano allo scandalo ma hanno condiviso tutto col governo

A inizio ottobre il presidente della conferenza stato regioni Bonaccini scrive al governo avallando la strategia dell'Italia a tre fasce in base ai parametri

Il sistema dell’Italia a 3 fasce che ha scatenato la polemica nelle ultime ore fra governatori di regioni in zona rossa (Lombardia, Piemonte e Calabria) e il ministero della Salute, è stato condiviso con il governo proprio con tutti gli enti locali. Infatti, come fa notare il quotidiano Domani, nella corrispondenza fra il presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini e il ministro della Salute Roberto Speranza dell’8 ottobre, emerge la chiara approvazione delle regioni sul documento di Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale.

Il documento che conteneva (e contiene) le fasce e le rispettive restrizioni progressive in caso di peggioramento della situazione epidemiolgica, è stato inoltrato dal ministero alle regioni a inizio ottobre. La risposta positiva delle regioni è arrivata quindi l’8 ottobre con nota protocollata numero 7400/Covid. Bonaccini scrive: "La conferenza Stato-regioni, in data odierna, ha valutato la bozza elaborata dall’Iss. Comunico a riguardo che la conferenza ha condiviso i contenuti del documento con le seguenti osservazioni e modifiche: le funzioni di orientamento sono da considerasi non vincolanti". Quest'ultimo passaggio significa che le regioni impongono la loro discrezionalità sulla potenziali strette che le tabelle e i parametri consigliavano col progredire dei contagi e del peggioramento dei criteri.