Produzione industriale a picco. Allarme Istat. Malissimo l'economia italiana
Produzione industriale Italia a maggio: i dati Istat
Produzione industriale a picco. Allarme Istat.
L'Istat segnala una diminuzione dello 0,4% rispetto a maggio e dell'1% rispetto al 2015. Si tratta della caduta tendenziale maggiore da gennaio 2015 (quando era stata del 2,1%). Rispetto a maggio tutti i raggruppamenti sono in flessione tranne i beni strumentali, stazionari. Calano beni intermedi (-1,1%), di consumo (-1,0%) e energia (-0,7%). Nella media dei primi sei mesi dell'anno, invece, la produzione è aumentata dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L'indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali negative nei raggruppamenti dei beni intermedi (-1,1%), di consumo (-1%) e dell'energia (-0,7%); variazione nulla per il comparto dei beni strumentali. In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano un solo aumento nel comparto dei beni intermedi (+0,8%); diminuiscono l'energia (-5,5%), i beni di consumo (-2,1%) e strumentali (-0,3%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono: fabbricazione di computer, elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+2,3%), metallurgia, esclusi macchine e impianti (+1,4%) e prodotti chimici (+0,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano nell'attività estrattiva (-19,2%), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-7%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,8%).
La produzione italiana di autoveicoli dopo due anni di forte crescita segna a giugno un calo dell'1% rispetto all'anno precedente nei dati corretti per gli effetti di calendario. Insomma, la parola 'ripresa', pare sempre più una barzelletta e allo stesso tempo un'utopia.