Emiliano-Renzi-Emiliano
Le onde gravitazionali
Albert Einstein l'aveva intravisto, percepito e teorizzato già un secolo fa: quando due buchi neri entrano in orbita comune, cominciano a "girarsi reciprocamente intorno" - senza toccarsi - in un movimento vorticoso sempre più veloce, alimentato dalle rispettive masse energeniche, fino a scontrarsi "inevitabilmente" e a "fondersi", sprigionando una forza d'urto le cui "onde gravitazionali" si propagheranno nell'universo, provocando effetti diversi e mettendo in moto processi disparati tutti da studiare.
Certo quella di Einstein non era "fisica politica", ma le rivelazioni scientifiche di queste ore - roba da premio Nobel per la Fisica - ci indicano come andrà a finire quello che da tempo è un vero e proprio "movimento conflittuale", verso lo scontro ineludibile tra i due fuochi di quell'ellisse deforme chiamata Partito Democratico: il braccio di ferro tra Matteo Renzi e Michele Emiliano.
In pratica, tra il Segretario nazionale del PD e il Segreterario regionale pugliese del partito. Ma in forma decisamente più preoccupante, tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Puglia. In altre parole, il rischio incontrollabile del conflitto politico, che si trasforma in conflitto istituzionale, con la conseguente produzione di effetti devastanti per le comunità territoriali.
La strategia di entrambi, a causa dell'impennata vorticistica, risente della mancanza di riflessione e, condizionata dall'urgenza della reazione, provoca mosse meno lucide e traditrici di un'insofferenza - sempre più tesa - soprattutto in vista di quegli appuntamenti con le urne, capaci di mettere in discussione le rispettive leadership.
Sbagliata da tempo - e direi anche alquanto "perdente" - la tattica del Premier di evitare l'approdo in Puglia, trovando ogni motivo utile per evitare l'incontro col suo Presidente (dalla Fiera del Levante alla riconquista di Lungomare Nazario Sauro). Così come ritengo altrettanto sbagliato il ricorso alla piazza da parte del presidente Emiliano, che lamenta l'indifferenza pretestuosa di Palazzo Chigi: su vicende vitali per l'economia della regione.
L'ambito del Presidente di Regione - così come dimostrato nella vicenda referendaria sulle autorizzazioni alle prospezioni petrolifere in Adriatico e Ionio - deve rimanere "istituzionale": dove è capace di produrre più effetti. La piazza va bene al Sindacato, più che al Governatore, anche se si è deciso di vestire la fascia innovativa del Sindaco di Puglia. Sfilare per solidarietà, va bene. Farlo perchè si ritiene che il Premier ignori il Presidente della Regione, penso di no!
Valutazione analoga, qualche anno fa, alle legittime rivendicazioni dell'Orchestra del Petruzzelli, che decise di esportare la sua protesta sui marciapiedi, anzichè mantenerla nella nobiltà mistica del palcoscenico e del Teatro. Oggi, come allora, il ricorso alla piazza è sintomo di debolezza. Andrebbe, pertanto evitato - almeno nelle forme plateali - proprio per rafforzare la credibilità della protesta, che se ribadita e strutturata nei luoghi preposti, alla fine è percepita nella sua forza di "ragione oggettiva", piuttosto che nella rappresentazione dell'interesee di parte.
Vale per la vicenda dell'Ilva, dove il Governo - nella coerenza difensiva del conflitto di attribuzione di competenze - persiste nell'ignorare l'interlocutore Regione, così come nel ricorso interregionale per il referendum No-Triv. Vale per le ragioni della "decarbonizzazione", opportunamenete presentate a Parigi, così come per l'intricata vicenda TAP, ma anche per la difesa dei prodotti a marchio Puglia.
Giorno dopo giorno i panni dell'anti-Renzi sono sempre più riconoscibili addosso a Michele Emiliano, e nel gioco della lotta politica sono più che legittime le ambizioni e le strategie utili alla vittoria in tal senso. Quello che bisognerà evitare è che il tutto non avvenga a discapito delle esigenze dei territori e delle aspettative dei cittadini: ancora e più sacre delle prime nella loro prioritaria legittimità.
Gli scienziati ce l'hanno rivelato: prima o poi si "fonderanno"! Visto che ormai lo sappiamo, non sarà il caso di far tesoro della scoperta e provare a contenere gli effettti a catena e a lunga gittata delle tempestose "onde gravitazionali"? Urge mediazione, incontro e confronto: guardandosi negli occhi!
(gelormini@affaritaliani.it)
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