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"Salviamo le Biblioteche" - Cosimo Argentina
L'appello plurale di Affaritaliani.it

Lucia Pulpo

La deriva preoccupante che spinge, in un Paese come l'Italia e nel cuore dei territori-culla della Magna Grecia, a spendere e spandere per l'invito a "Nutrire il pianeta", ma non riesce a trovare risorse per la salvaguardia di un nutrimento altrettanto vitale per le generazioni d'ogni tempo, rischiando di perdere scrigni d'incommensurabile valore come le Biblioteche, Affaritaliani.it lancia l'appello a più voci per "svegliare" coscienze e menti.

Dalla vicenda della Biblioteca Provinciale di Foggia "Magna Capitana" il nostro giornale si mobilita per raccogliere gli stimoli e le esortazioni d'Autore, per un fronte comune a sostegno di un impegno "diffuso, civile e lungimirante", a tutela di uno dei patrimoni ereditati con la consegna responsabile di tramandarlo, accrescendone contenuti e valorizzandone la forza intrinseca formativa e di coesione sociale. Si comincia con Cosimo Argentina, scrittore tarantino trapiantato a Milano, sensibile da lunga data alla realtà Dauna. Alle interviste seguiranno anche altro tipo di iniziative, volte ad animare il processo di sensibilizzazione ad ampio spettro, di cui daremo adeguata e dettagliata informazione. (ag)

Palazzo Dogana FG
 

L'abolizione delle Provincie ha dato il via alla “riorganizzazione” di tutte le strutture da esse dipendenti, provocandone la chiusura completa o, nel migliore dei casi, un drastico depotenziamento con taglio del personale ivi impiegato. Tagli trasversali, che compromettono gravemente la funzionalità delle stesse strutture. Al centro della cronaca di questi giorni i casi della Biblioteca Provinciale di Foggia, una delle eccellenze del patrimonio librario pugliese, con una media annua-utenti di100 mila presenze, con 30 mila prestiti e 150 mila accessi al sito della stessa biblioteca. Tanto che la Biblioteca del Consiglio Regionale e la Mediateca Regionale - anch'essi a rischio chiusura - da tempo si appoggiano all'infrastruttura informatica e cartografica della "Magna Capitana"..

Cosimo Argentina la conosce bene, per averci fatto delle ricerche, presentato alcuni dei suoi romanzi, per l'amicizia che lo lega allo storico dell'Arte, Fiorenzo Baini  (troaino e dauno d'adozione), e per essere stato uno dei primi a firmare la petizione, per fermarne la chiusura. Atto di inconcepibile "ottusità", per un tale presidio culturale in un territorio già martoriato dalla criminalità.

Argentina Cosimo BN
 

Torna la minaccia della chiusura della Biblioteca Provinciale Dauna, l'abolizione delle provincie causerà problemi a biblioteche e musei dipendenti da esse... professor di diritto, si può aggirare l'ostacolo?

Non lo so. A essere sinceri proprio non so. L'unica cosa che so è che ogni volta che c'è un problema di soldi chi ne paga le conseguenze più devastanti è sempre il mondo della cultura, dei libri e della crescita umana di una società cosiddetta civile.

Qual è il suo rapporto, tuttora, con questa biblioteca in particolare e quanto ha avuto modo di frequentarla?

Con la biblioteca provinciale di Foggia c'è un legame ormai di parecchi anni. Presenza continua nel corso della mia produzione, direttamente con iniziative e indirettamente con le amicizie che ha sviluppato. Io in genere frequento la biblioteca del posto in cui mi trovo, perché per dirla con Guglielmo da Baskerville de "Il nome della rosa" (nel film, perchè non ricordo se nel libro questa definizione è presente) è un opificio di scienza.

Argentina Baini
 

Foggia, come anche la sua Taranto, non garantisce un'offerta culturale ampia con eventi, mostre e “cotillon”. Chiudere, dunque, un presidio culturale di tale tradizione è una sorta di cattiveria nei confronti della cittadinanza. Cosa ne pensa?

Non è questo il punto. Anzi. Forse negli ultimi anni troppi eventi para letterari hanno inquinato l'ambiente. Ognuno si inventa un festival, una settimina culturale, un ciclo di incontri. C'è molta esposizione per un pubblico che non ama leggere, ma ama andare agli incontri culturali. Magari si fanno otto manifestazioni in una sola estate e nella stessa estate leggono mezzo libro. Non è questa la strada. Una volta lo scrittore se ne stava per conto suo a scrivere. Scrivere e basta. Oggi deve essere presente qua là e ancora là e lì... blasfemia culturale. Servire la pappa pronta è sbagliato a mio avviso. Penso che letture pubbliche a ciclo continuo, concorsi festival e sagre letterarie stiano snaturando l'essenza stessa della lettura e della scrittura. Diversa cosa è chiudere una biblioteca. Chiudere una biblioteca è una forza di resa incondizionata alla logica del profitto e del sistema economico padrone del mondo intellettuale. 

biblioteca
 

Oltre alle associazioni culturali come “Gli amici della biblioteca” e “Changes” si sono mobilitati anche l'editrice “Mamme online” e parte della cittadinanza. Lo scorso 21 dicembre hanno manifestato fuori dalla biblioteca, dopo essersi dati appuntamento anche tramite hashtag di twitter (#nessunotocchilabiblioteca), ed hanno realizzato un video pubblicato su youtube. 

Argentina cosa sarebbe disposto a fare per la difesa della sua biblioteca, e cosa si aspetta dai responsabili regionali?

Già rispondere a queste domande e far sentire una voce, la voce di uno che nel mondo dei libri ci vive, è qualcosa. Mi rendo conto che è poca cosa, ma è già qualcosa. Quanto ai responsabili regionali e territoriali in genere non mi aspetto niente. E' finito il tempo in cui mi aspettavo qualcosa dalle autorità.

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