Roma

Alberghi vuoti, 70mila in fuga dalla tristezza. Capodanno, Franceschini tratta con Tronca

Un Capitale senza luci, senza spettacoli, senza concertone, senza una festa di piazza per il Capodanno sarà l'ecatombe del turismo, il requiem di una grande bellezza in cellulosa quanto più lontana dalla città reale. “Siamo caduti nel baratro della tristezza – tuona Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi – un fine d'anno così sottotono non fa bene all'immagine di una città già corrosa dall'allerta terrorismo. La mancanza di un evento di piazza di grande portata non avrà un vero e proprio impatto sulle prenotazioni, soprattutto su quelle provenienti dall'estero, ma contribuirà a scolorire un quadro già in bianco e nero: il turista a Roma non ci torna, e se l'offerta è questa ci tornerà ancora meno”.

Quali sono i numeri e le stime per queste festività?
“Le prenotazioni sono in calo rispetto agli scorsi anni, parliamo di un calo del 5%”.
In numeri assoluti?
“Se consideriamo che nell'intero 2015 toccheremo le 15 milioni di presenze negli alberghi di Roma, parliamo di un ammanco di 70mila turisti che avranno scelto altre mete. Già per il ponte dell'Immacolata abbiamo potuto constatare come le mete prescelte siano state Venezia, Firenze e Napoli: un'emorragia che ha colpito la città proprio a causa dell'apertura della Porta Santa”.
Il calo del turista scoraggiato dal Giubileo non è sostituito dalla presenza dei pellegrini?
“Questo è un Giubileo depotenziato, per lo stesso intento di Papa Francesco che ha incoraggiato a vivere l'Anno Santo della Misericordia nella propria diocesi: a Roma verranno in pochi”.
Luminarie in ritardo, così i progetti per il Capodanno che finiscono nei quattro cantoni delle periferie. Il 2016 alle porte. Come sarà l'anno che verrà?
“La città ha sofferto l'amministrazione Marino, l'ex sindaco ha mancato completamente la programmazione lasciando la città allo sbando e questi sono gli effetti. Il buon anno forse dovremo rimandarlo alla primavera, aspettando che questo Medioevo della città finisca e si apra una nuova amministrazione. Forse allora quando anche il Giubileo entrerà nel vivo, un po' come successo con l'Expo, quando si accenderà l'attenzione sulla Nuvola di Fuksas che verrà inaugurata all'Eur, così come l'acquario, forse allora potremo brindare al 2016.”
I partiti stanno scrivendo i programmi per le prossime amministrative. Consigli?
“Parola d'ordine: promozione. Il turismo pesa il 10% del Pil di Roma. Dobbiamo fare di questa città la Capitale dell'accoglienza. Far sì che il turista possa tornare e lo farà quando troverà una città che sorride: se i romani non sono soddisfatti di vivere qui difficilmente lo sarà chi viene da fuori. Ecco allora manutenzione, trasporti  e lotta all'abusivismo per tirare fuori la città dall'immagine di un suk. E un appello anche al Governo: serve una politica vera per Roma, vorrei ricordarlo a Renzi, questa è la Capitale d'Italia”.

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