Roma
Dedicato a Alfio Marchini candidato sindaco. Tram che sfrecciano, rom come boy scout


"Tra ali di folla dispiegate su via della Conciliazione, pervenute all'appuntamento con pullman provenienti da ogni periferia dell'Impero che sarà, il brillante imprenditore Alfio Marchini, prestato alla politica perché innamorato pazzo della sua città, ha presentato il suo programma".
Insulti e ingiurie per aver raccontato la verità. E cioè che sabato scorso nella "splendica cornice" dell'Auditorium della Conciliazione, ad ascoltare Alfio Marchini e la presentazione ufficiale della sua candidatura a sindaco con tanto di "piano industriale", ad ascoltarlo in platea non c'era la Roma "che produce". Prima fila a parte, le seconde e terze linee erano occupate da "vecchie volpi della politica", inossidabili candidati a tutto che sono nati sulle ceneri della Prima Repubblica e che nella seconda hanno trovato l'humus per resistere a qualsiasi cambiamento.
Di fronte a questa verità fuori discussione, alla cronaca dell'evento e alla conta delle presenze, l'imprenditore Alfio Marchini ha spedito via sms i suoi strali alla redazione di affaritaliani.it, accusando il giornale di fare interessi di parte e di tirare la volata ad altri candidati, "addirittura" paventando di aver venduto il giornale in cambio di denaro: "Spero che vi paghino bene", ha scritto Marchini.
Ad Alfio Marchini, questa la risposta della redazione. Di seguito pubblichiamo una fantacronaca della convention, avvertendo i lettori che si tratta di pura fantasia, di un articolo iperbole che nessuno leggerà mai più su affaritaliani.it e che però pubblichiamo per meglio far comprendere quali sono i desideri della politica e che tipo di informazione sogna.
Dedicato ad Alfio Marchini (e solo a lui)
Tra ali di folla dispiegate su via della Conciliazione, pervenute all'appuntamento con pullman provenienti da ogni periferia dell'Impero che sarà, il brillante imprenditore Alfio Marchini, prestato alla politica perché innamorato pazzo della sua città, ha presentato il suo programma.
In un tripudio di energia positiva e di voglia di rinnovamento, duemila romani ordinatamente seduti sulle poltrone dell'Auditorium e altrettanti riuniti tra il foyer, le scale e la via del Giubileo, sono rimasti a bocca aperta di fronte al progetto che trasformerà Roma da "vergogna Capitale" a una metropoli nuova di zecca, lanciata attraverso le sue magnifiche sorti e progressive nel recupero del suo ruolo di città guida del mondo. Nella Roma di Marchini ci saranno tram che sfrecciano, metropolitane che non fanno mai tardi, rom che aiutano le vecchine ad attravesare la strada, affitti del Comune a prezii di mercato, più case della cultura per tutti e migliaia di piccole start-up che guideranno la riscossa della periferia. E poi marciapiedi specchiati, strade perfette come tavoli da biliardo, tutto mosso dall'amore per Roma e dal grande orgoglio di essere cittadini romani. Per la Roma-Lido c'è la speranza di avere finalmente una piscinetta per bambini in ogni carrozza, ma solo d'estate e nei fine settimana. Per il restyling delle poltrone e degli arredi, i brand internazionali dell'arredamento già sono al lavoro per assicurarsi la commessa delle poltroncine in pelle.
Marchini e il delfino Onorato hanno illustrato il progetto, nato dall'analisi delle capitali internazionali per portare anche a Roma la cultura della neonata civiltà. E la platea ha risposto con entusiasmo con trenta minuti di applausi a scena aperta. "Oggi è un nuovo inizio", ha chiosato Alessandro Onorato che poi si è lanciato su facebook per raccontare al mondo l'anno zero della Nuova Roma, quella che supererà la Terza Roma che si doveva dilatare "sopra altri colli, lungo le rive del fiume sacro, sino alle spiagge del Tirreno".
La redazione