Roma
Roma, il Pd renziano scavalca il Cinque Stelle. IL SONDAGGIO
di Fabio Carosi
Virginia Raggi e Roberto Giachetti al ballottaggio, Bertolaso e Marchini a inseguire. E poi elettori in altalena e candidati ancora in saliscendi col Pd a "soli" due punti dal Cinque Stelle.
Ma il nuovo sondaggio di affaritaliani.it, realizzato con la piattaforma web di termometropolitico.it, non lascia spazio a dubbi: il 63 per cento del campione di 3mila persone che hanno riposto ai quesiti nei nove giorni disponibili per esprimere un'opinione, vorrebbe un uomo forte in Campidoglio, una figura autorevole, di provata capacità amministrativa e con le idee chiare e che soprattuto dia soluzioni ai problemi "senza mediazioni politiche". Una sorta di commissario eletto però dal popolo e non "spedito" dal ministero degli Interni a surrogare la politica impazzita e che abbia come fare guida la capacità di risposta immediate e dove la coniugazione al futuro "farò, faremo", sia sostituita da un robusto e indicativo "faccio, facciamo".

Anche la somma del "no" più gli "indecisi" fa pendere l'ago della bilancia verso il desiderio di quello che nelle aziende sane si chiama "problem solving". Attenzione, però: i romani non vogliono un dittatore con pieni poteri, tant'è che alla domanda "Finita l'epoca dei politici, si apre quella dei manager", il campione dà una risposta chiara: il 57 per cento è certo che ci sarà sempre bisogno della politica e solo il 32 per cento che vorrebbe un candidato lontano dagli schemi dei partiti. L'11 per cento è indeciso.

I CANDIDATI. Il sondaggio è stato effettuato indicando genericamente M5S perché in corso le Comunarie del Movimento, quindi l'attribuzione diretta a Virginia Raggi è "tecnica". In ogni caso l'unica donna in corsa per il Campidoglio è in testa col 22 per cento di consensi. seguita a soli due punti da Roberto Giachetti. Con l'arrivo di Bertolaso gli outsider sono due. Nel sondaggio di affaritaliani, Bertolaso ha avuto un'impennata nei primi giorni, in coincidenza con la sua "esposizione mediatica" per poi perdere terreno dall'inizio della settimana. Quattro giorni di campagna elettorale "contro" hanno pesato quasi per 4 punti. Un vero record negativo. A seguire c'è Alfio Marchini che, nel periodo in cui il Pd sta dando con le Primarie un'accelerazione straordinaria, è riuscito a mantenere saldo il patrimonio di consensi conquistato negli ultimi due anni ed è a un solo punto e mezzo di distanza da Bertolaso.

La sorpresa è Ignazio Marino, anche se i tecnici di Termometropolitico ha individuato una serie di computer che hanno tentato di drogare il sondaggio con voti sequenziali. Depurato dei "furbetti del web" l'ex sindaco si mantiene all'8,5 per cento. Poco, pochissimo per sperare di guadagnare punti e la recente chiusura delle indagini su Onlus e scontrini, dovrebbe consigliare la desistenza.
Sorpresa anche per Morassut che senza la spinta del Premier Renzi ha più o meno la fiducia di 4 romani su cento. Infine, Francesco Storace. "Saltato" nell'ultimo sondaggio di Affaritaliani,it e Termometropolitico, il leader della Destra nella rilevazione del settimana si pone in evidenza con il 3,5 per cento. Letta diversamente, la candidatura del vice presidente del Consiglio regionale appare come semplice dispersione di voti del "blocco ideale" di centrodestra.

I PARTITI. E' il capitolo più interessante perché l'M5S dopo mesi passati sulle nuvole a guardare il Pd, perde il primato dei consensi e scende al 26 per cento. L'effetto Primarie con un cloud di candidati in tour permanente restituisce al Pd il primato del primo partito di Roma con il 28 per cento. E l'arrivo di Bertolaso per Forza Italia vale come l'ossigeno per un paziente in terapia intensiva: dopo aver toccato il fondo, arrivando al 6 per cento, il partito è al 9,5 per cento. La somma con Fratelli d'Italia (al 7,5%) e la Lega che da una posizione interessante scivola ad un più credibile 4 per cento e un residuo di voti di opinione, restituisce un centrodestra tonico al 23%. Andando verso il fondo della classifica, la Lista Storace prende meno voti del candidato mentre l'Ncd è una meteora che i sondaggisti di solito inseriscono alla voce "altri partiti". Il suo peso è intorno all'1%.
"Siamo di fronte ad una situazione liquida - spiega Gianluca Borrelli, direttore di Termometropolitico - il voto deve ancora polarizzarsi e la campagna elettorale non è entrata nel vivo. Da aggiungere anche che il Pd è come se fosse sospeso in attesa del candidato che verrà incoronato dalle Primarie. Per i candidati c'è da segnalare che Guido Bertolaso, dopo un inizio smagliante ha avuto negli ultimi giorni un netto calo ascrivibile probabilmente alle polemiche della coalizione. Una parte dei voti del centrodestra si è riversata su Marchini, una porzione sulla voce "pesante" "Nessuno di questi candidati" e qualche consenso è confluito nella Lista Storace. Ignazio Marino è come un pescatore: lanciata in acqua l'esca di una possibile candidatura tirà sù voti dal Pd, dal Movimento di Grillo ma anche da Sinistra Italiana e Lista Civica Indipendente. Da novembre ad oggi Roma è stata una città in altalena, con Pd e M5S che si cono contesi le speranze di un cambiamento. Anche il dato di vertice è consolidato, non si esclude che possa essere ribaltato ancora, magari con qualche sorpresa. Nel prossimo sondaggio inseriremo anche la candidatura di Stefano Fassina, lasciata in sospeso per un'ipotesi di apparentamento".
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