Roma
L'Atac preda del ciclone Esposito. Broggi via, Micheli sbatte la porta
di Fabio Carosi
L'anticipazione di Affaritaliani.it è stata confermata. Scontate le dimissioni di Danilo Broggi da amministratore delegato, a cascata sono arrivate anche quelle del Direttore generale Francesco Micheli. E per Broggi si tratta della fine di un percorso che ha portato l'azienda più "scassata d'Italia" ad avere ordine e disciplina nei conti, la "testa di Micheli cade sul patibolo dell'assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Stefano Esposito.
E' lui, con le sue uscite stravaganti e bizzarre sui sociale e le continue denunce al vento di inefficienze che tutti conoscevano, ad aver fatto perdere la pazienza all'ex uomo di Intesa San Paolo che ha visto il neofita assessore superare ogni limite di buoni rapporti ed educazione aziendale, anche perché la deleghe di Atac è del vice Causi e non dello stesso Esposito.
Ma a dispetto delle voci di corridoio, al vicenda sollevata da affaritaliani.it sulle pressioni per cambiare la gara dei bus, non è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Paradossalmente rispetto ai problemi di Atac, Micheli ha perso la pazienza. per l'ennesimo incidente della scorsa settimana sulla Roma-Lido, Era il 24 settembre di primo mattino, quando l'inossidabile e onnipresente assessore on line ha twittato il blocco della circolazione causato da furti di rame. Una "buca" clamorosa, originata dalla fretta di Esposito di dare notizie aggiornate al mondo e per la quale Atac aveva ancora in corso i controlli su tutta la linea. Una, due, tre telefonate all'ormai ex Dg sono partite dal telefonino isterico del delegato del sindaco alla Mobilità, sino a quando non ha preso e cambiato numero, chiamando direttamente uno dei dirigenti della linea per poi richiamare Micheli e chiedere la verità. Che è puntualmente arrivata smentendo il furto di rame e addebitando il kappaò della Roma-Lido a un cortocircuito. Al limite del delirio comunicativo, lo stesso Esposito si è autosmentito e ciò è stato sufficiente per far capire Francesco Micheli che la convivenza si faceva isterica. Sempre giovedì, subito dopo pranzo, ha consegnato la lettera di dimissioni all'Ad Broggi che l'ha trasmessa al vicesindaco Marco Causo e al Gabinetto del sindaco.
Troppo, anche per Micheli e la sua pazienza perché il caos sulla Roma-Lido era solo l'ultima delle ingerenze senza titolo di Esposito, dopo quanto denunciato da affaritaliani.it sulla vicenda della gara per i 400 bus per il Giubileo. E così ha sbattuto la porta e se n'è andato.
Se Atac riuscirà a sopravvivere al ciclone Esposito sarà il secondo miracolo dopo quello di Broggi che è riuscito ad evitare di portare i libri in Tribunale. Silenzio per ora sul nuovo Dg mentre circola l'ipotesi dell'ingegner Luca Avarello, già capo dipartimento Mobilità e poi all'Agenzia come nuovo Dg. Per lui sarebbe un ritorno.