Roma

Lega, tonfo romano: in tre passano al FdI, anche la regionale Laura Corrotti

Non si ferma la diaspora romana del partito di Salvini: alla corte di Meloni approdano due storici consiglieri municipali

La Lega a Roma? E' come un meteorite che lascia cadere frammenti che ricadono su Fratelli d'Italia andando a ingrossare le fila del partito di Giorgia Meloni. E dopo il senatore De Vecchis e alcuni consiglieri provinciali divisi tra Italexit e Fratelli d'Italia, ora è la volta della consigliera regionale Laura Corrotti: la fuga dal partito di Matteo Salvini non si ferma.

Perché con la giovane Laura Corrotti consigliera regionale, se ne vanno anche due “pezzi da novanta” dei Municipi: Roberto Santoro, ex candidato presidente in IV Municipio e Fabrizio Bevilacqua, punto di riferimento dai tempi dell'Msi nel III Municipio.

Laura Corrotti regione lazio
 

Ghera si frega le mani

ghera rampelli bevilacqua
 

E ora che la diga è aperta chi ci guadagna è sempre e solo Fratelli d'Italia con il capogruppo in Regione Lazio Fabrizio Ghera che si frega le mani nel corso delle presentazione del “cambio di casacca” di Santoro che, senza mezzi termini, dice di sé: "Per me è un ritorno a casa, sono nato di destra e morirò di destra. La squadra di Fdi qui è giovanissima e per me è un piacere avere un gruppo di questo tipo. Sto facendo un buon lavoro in questo territorio e continuerò così, per poi passare il testimone a loro quando smetterò”.

Rampelli: "FdI continua a crescere"

Neanche il tempo per la Lega di elaborare il lutto, che il vicepresidente della Camera, FdI, Fabio Rampelli posta sui social, l'ennesimo addio da Salvini: “Fratelli d’Italia continua a crescere sul territorio. Lo dimostrano le adesioni degli ultimi giorni, tra le quali raccogliamo quella prestigiosissima del consigliere municipale Fabrizio Bevilacqua, che dal lontano 1993 - quando si presentò con il simbolo del Msi - ha ininterrottamente rappresentato i cittadini del Terzo Municipio. Eletto nelle ultime elezioni con un suffragio elettorale notevole è tornato alla casa madre di FDI e siamo davvero onorati di questa scelta. Fabrizio si aggiunge ai consiglieri Giordana Petrella, Manuel Bartolomeo, Serena Troiani e Fabrizio Santinelli che costituiscono un gruppo già forte e autorevole nel 3 Municipio”.

La reazione dei dirigenti romani? Secondo i bene informati, i tre che hanno cambiato casacca neanche si sarebbero premurati di avvertire il coordinamento romano affidato al Alfredo Becchetti, lasciando tutti a bocca aperta. E con Becchetti stupore e sorpresa anche per la capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Simonetta Matone e il consigliere Fabrizio Santori, chiamati a difendere come un manipolo di irriducibili un fortino le cui mura sono piene di buchi e crepe.

La replica di Alfredo Becchetti: "E' più facile fare opposizione che governare"

alfredobecchetti
 

La replica del coordinatore romano, Becchetti: “Quelli che adesso stanno cambiando partito non hanno una grande affezione alla Lega e dalla quale hanno preso voti e cariche. E' più facile fare opposizione che stare in un posto dove si governa, questa è la vera difficoltà della politica. Si fa presto a dire sempre no, senza prendersi nessuna responsabilità. Pensano di trovare migliori spazi in altre sponde. La grande sfida di Salvini è di entrare in un governo eterogeneo e di dare il massimo per attuare le politiche della Lega. Gli altri cercano privilegi e vantaggi col minimo sforzo. Mi sento molto più forte con coloro che credono nel progetto della Lega per le prossime elezioni”.

Ma a un anno dalle elezioni Regionali e alla viglia delle Amministrative di giugno in Comuni importanti, la Lega, balla e traballa. E torna alla mente quando Matteo Salvini raccontava di tenere sul comodino la foto di Renzi per ricordarsi la fine che aveva fatto l'allora premier, quando dal 37 per cento crollò sino al 2%.

Un dato è certo a fronte della diaspora, fanno sorridere le nuove iniziative leghiste nei Municipi, Voce al territorio, con appuntamenti che non arrivano a coinvolgere più di 20 persone alla volta. Ma anche a livelli più alti sembra che le “politiche romane”.

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