Roma

"Ritiro dimissioni è atto dovuto". Marino sfida il 'suo' Pd. La 'fedelissima' Cattoi: "Lo sfiducino"

Il sindaco di Roma Ignazio Marino potrebbe ritirare le dimissioni firmate due settimane fa. I rumors degli ultimi giorni hanno trovato conferme questa mattina in Campidoglio, a partire dalla frase della "fedelissima" Alessandra Cattoi, secondo cui il retromarcia del sindaco "e' l'unica strada": "Marino e' tentato di ritirare le dimissioni", ha spiegato l'assessore al Patrimonio, perche' "da alcuni giorni e' stato tentato un dialogo molto complicato con i vertici del Pd, ma non essendoci altre vie di confronto aperte, l'unica che rimane e' quella istituzionale di ritirare le dimissioni". Ma un altro membro della Giunta, Maurizio Pucci, e' categorico: "So che lunedi' saro' al mio lavoro che non sara' quello di assessore". 

In mattinata erano circolate indiscrezioni sulla possibilita' che Marino facesse l'annuncio gia' oggi in Giunta, ma cosi' non e' stato, e ora l'attenzione si sposta su domani, quando all'ordine del giorno ci sara' la questione della pedonalizzazione totale di via dei Fori Imperiali. Il sindaco potrebbe anche decidere di portare la discussione in Consiglio comunale, come chiesto da Sel, secondo cui "non c'e piu' tempo da perdere", lanciando l'appello perche' "Marino riporti la crisi politica del governo di Roma nella sua sede istituzionale e democratica". Il che, pero', segnerebbe una ulteriore spaccatura tra il primo cittadino e il Pd, che dovrebbe "allearsi" con l'opposizione per far si' che il sindaco venga sfiduciato. 

Sul piano formale, l'eventuale ritiro delle dimissioni deve essere comunicato all'ufficio di segreteria del Campidoglio e, forse, alla Prefettura di Roma dove e' ferma la lettera protocollata di dimissioni e dove e' in atto il conto alla rovescia che, in assenza di novita', portera' alla data del primo novembre come scadenza finale e quindi esecutivita' delle dimissioni. Con conseguente nomina da parte del Prefetto Franco Gabrielli di un commissario per l'amministrazione ordinaria del Comune di Roma, magari affiancato da quattro sub-commissari per aree delicate, su tutte quella dei trasporti. 

A proposito dei quali, l'attuale assessore Stefano Esposito oggi non partecipa ai lavori della Giunta. Intanto il commissario del Pd di Roma, Matteo Orfini, ha sottolineato, in merito alle polemiche interne al partito (e a un tweet di Fabrizio Barca sul "Pd 'cattivo' che usa il sindaco "per riprendere il potere"): "Il processo di rinnovamento e ricostruzione del Pd romano non si fermera' per mano di strumentali opportunisti. In questi mesi tanti ne abbiamo combattuti insieme, e insieme continueremo a cambiare il Pd Roma". Infine, e' duro l'intervento di Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione, secondo il quale "stiamo provando a esportare il modello Milano a Roma. Roma non sta dimostrando di avere gli anticorpi morali di cui ha bisogno, ma auspichiamo che li trovi in fretta".