Roma

Roma al collasso: Mafia e degrado, ultima in Europa

Sporca e disorganizzata, il ritratto che la stampa internazionale fa di Roma è ancora una volta impostata sul declino che sta vivendo la città. E' il tabloid inglese Daily Mail insieme all'agenzia di stampa internazionale Reuters e al Telegraph ad offrire al mondo uno spaccato della città che ad occhio imparziale appare "sull'orlo del collasso". E le parole che usa la stampa britannica pesano come macigni. Una città "paralizzata dalla Mafia", un tracollo tributo feroce di anni di abbandono e pasticci burocratici che trovano l'immagine simbolo nell'aeroporto di Fiumicino che lotta da maggio per riprendersi dall'incendio che ne ha devastato parte del terminal 3. Tallone d'achille della città i servizi che secondo un report del 2013 della commissione europea cristallizza Roma all'ultimo posto delle 28 capitale dell'Unione

MAFIA CAPITALE. "Il Comune è paralizzato da accuse di infiltrazioni mafiose, i servizi di base sono a brandelli, il principale aeroporto è parzialmente chiuso, e gli scioperi selvaggi della metro hanno sfilacciato una rete di trasporti pubblici che gli inglesi definiscono "ropey", un termine più adatto alla sensazione di malessere causato dall'alcol.
L'accusa è di aver dormito sugli allori abbandonando la città: "Per generazioni, la capitale italiana ha riposato su glorie passate". Ad intervenire è anche Giancarlo Cremonesi, il presidente della Camera di Commercio di Roma che conversando con la Reuters ha descritto la città  "sull'orlo del collasso, è inaccettabile che una grande città, possa trovarsi in un tale stato di degrado".

FIUMICINO. "Come i suoi monumenti antichi, i suoi problemi sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla principale porta di accesso internazionale alla città, di Fiumicino, l'aeroporto più grande d'Italia, che sta lottando per riprendersi da un incendio scoppiato a maggio. Anche se l'incendio si limitava a solo una parte di uno dei suoi tre terminali, più di due mesi dopo, il 40% di tutti i voli devono ancora essere annullati ogni giorno a causa di una disputa sul pericolo rappresentato da contaminanti sprigionate dalle fiamme".
Esemplare la ricostruzione degli eventi che Vito Riggio, il capo dell'Autorità per l'aviazione civile italiano, fa alla Reuters: "I magistrati hanno sigillato il sito per settimane per misurare la qualità dell'aria, mentre i vari enti pubblici litigavano su come gli aeroporti devono essere classificati quando si trattava di misurare l'inquinamento.  Un modo di fare tipicamente italiano con tutto il materiale danneggiato dal fuoco che avrebbe dovuto essere immediatamente rimosso per accelerare la ricostruzione - ha Riggio - Invece il luogo è stato ufficialmente chiuso. Nessuno poteva entrare e la fonte dei contaminanti ha continuato ad inquinare. Non è difficile da afferrare, ma nessuno ha detto nulla, nemmeno il governo".
L'ordine di sequestro è stato revocato il 24 giugno ma nssuna data è stata fissata per una completa riapertura e l'odore della plastica bruciata aleggia nelle sale partenze.

ROMA SPORCA E IN DECLINO. "Sepolta sotto i 14 miliardi di euro di debiti Roma è stata salvata dalla bancarotta lo scorso anno da fondi statali emergenza mentre l'Italia fatica a scrollarsi di dosso la sua peggiore crisi dopo la Seconda Guerra Mondiale  uno scivolone di tre anni che ha spinto la disoccupazione a livelli 1970. L'analisi del collasso infarcita da immagini evocative del degrado, con metropolitane che vanno a singhiozzo, stazioni piene di borseggiatori, strade piene di spazzatura. "Invece di migliorare, la situazione sta peggiorando".