Roma
Roma: senza acqua né fogne. “Dal Cinque Stelle solo chiacchiere”. La denuncia
I cittadini: “Su acqua e fogne, anche De Vito ha firmato una cambiale che non onorerà mai”
Da Veltroni a Alemanno, sino a Marino, E ora Raggi e l'M5S. Nulla muta per le cento famiglie e le piccole e medie aziende di via di Tor Pagnotta, la strada che unisce Laurentina e Ardeatina e che corre parallela al Raccordo Anulare, dove non ci sono né acqua potabile né fogne.
La vicenda ha del surreale intanto perché l'assenza dei servizi di base non è localizzata in una zona della città degradata o dimentica, e poi perché l'acqua e le fogne ci sono ma arrivano sino a un certo punto della strada e poi più nulla. Si perdono sotto l'asfalto come le promesse elettorali di chi si è alternato alla guida del Campidoglio e non è mai riuscito ad imporre all'Acea il prolungamento della condotta idrica e del collettore fognario.
E non si parla di chilometri di scavi, ma di 250 metri di tubi che metterebbero fine alla “grande sete”.
Passata la campagna elettorale, all'inizio del mese di novembre il Comitato di quartiere Tor Pagnotta- Bel Poggio – Casale Bicocca intorno al quale si sono riunite le famiglie e le aziende della zona ha bussato di nuovo al Campidoglio dopo aver spedito l'ennesimo dossier che ricostruire la vicenda ventennale di chi è condannato ad usare l'acqua dei pozzi artesiani per vivere e per lavorare.
Ad accoglierli il presidente dell'Assemblea, Marcello De Vito che, insieme a Guido Bertolaso, si era presentato in campana elettorale per raccogliere la sfida dei cittadini e promettere un impegno in caso di vittoria per una soluzione rapida ed efficace e che soprattutto salvasse le aziende della zona alle quali la Asl ha più volte intimato la chiusura per gli alti valori i inquinanti presenti nell'acqua dei pozzi artesiani.
Risultato dell'incontro: sorrisi, grande disponibilità e una nuoca cambiale da far portare all'assessore a Urbanistica e Lavori Pubblici con la quale onorare il debito di civiltà. Così anche Marcello De Vito entra nel lungo elenco dei politici che hanno denunciato la situazione surreale e non hanno mosso neanche un foglio di carta.
Anche perché il diritto all'acqua potabile e alle fogne, è stato riconosciuto persino dall'Acea, solerte nel portare i servizi di base nelle zone limitrofe a Tor Pagnotta oggetto del business dei grandi costruttori romani, dopo aver inserito nel piano dei finanziamenti i lavori per Tor Pagnotta-Casale Bicocca, si è trincerata dietro i lavori del Giubileo della rotatoria Ardeatina e non presentandosi alla conferenza dei Servizi propedeutica al cantiere, ha fatto scattare il divieto di aprire nuovi cantieri in una zona oggetto già di interventi. E così, a meno di una deroga, ha condannato per anni famiglie e aziende a rimanere senza acqua e fogne.
Spiega Emanuele Belluzzo, presidente del Comitato: “Un incontro positivo per disponibilità e sorrisi ma non siamo andati oltre. Col De Vito solo chiacchiere, come accadeva in passato. Cambia chi governa la città ma nulla per chi ci vive. Non ci arrenderemo, dopo la manifestazione di primavera, stiamo organizzando un'azione forte. Nel 2016 è una follia che famiglie e aziende siano senza acqua a Roma. Manco fossimo in Africa”.
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