Roma
Stipendiopoli Regione Lazio, 5 Stelle dà le carte su Manunta: omnipresente
Eletti nei Comuni e stipendiati dal Consiglio regionale del Lazio: il silenzio di Buschini copre le presenze dei politici assunti a tempo determinato
Stipendiopoli al Consiglio regionale del Lazio: al Gruppo del Movimento Cinque Stelle va la palma dell'assoluta trasparenza e consegna ad affaritaliani.it tutte le presenze e i permessi del dipendente Matteo Manunta.
A differenza degli altri Gruppi consiliari che hanno scelto la via del silenzio di fronte alla documentazione pubblicata da affaritaliani.it e relativi ai 20 politici di Roma e provincia, assunti presso le segreterie dei Gruppi, pur avendo alcuni diversi incarichi istituzionali, la capogruppo Roberta Lombardi e il vice David Porrello, senza alcuna esitazione hanno fornito la copia delle presenze di Matteo Manunta dal giugno 2018 sino ad aprile 2019.
Giace invece nei cassetti della Presidenza del Consiglio regionale la mail formale con la quale affaritaliani.it ha chiesto conto di tutti gli assunti e delle loro presenze, comprese dei giorni di permesso retribuiti per “incarichi istituzionali”. Ad oggi la Presidenza non ha mai risposto all'invito di trasformare l'istituzione in un palazzo di cristallo e ciò significa che dovrà farlo mediante la proceduta di “accesso agli atti” già avviata.
Dunque Matteo Manunta, consigliere comunale di Civitavecchia, presidente della Commissione Ambiente, delegato del sindaco alle politiche giovanili, consigliere dell'Area Metropolitana dove però è anche vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici e delegato del sindaco metropolitano, Virginia Raggi per Ambiente, Polizia, Protezione Civile e Tutela del territorio, risulta sempre presente negli uffici di via della Pisana, ad eccezione di una media di due giorni a settimana, quando cioè è chiamato a “compiti istituzionali” nelle assemblee in cui è stato eletto. A fonte di queste assenze, come risulta dai tabulati ufficiali, Manunta ha anche il record di straordinari non pagati: 12 ore di “eccedenze” a giugno del 2018, 58 ore a luglio 2018, 23 ore ad agosto, 53 a settembre e via di seguito, sino ad arrivare al mese di marzo 2019 con 16 ore di lavoro in più rispetto all'orario contrattuale, per le quali non è previsto alcun pagamento aggiuntivo. La prova della trasparenza premia il Movimento Cinque Stelle.