Terremoto, A Roma scuole chiuse: è polemica: “Impossibili controlli in 48 ore”
Il leader dei consumatori Rienzi: “Vogliamo l'esito delle verifiche
Crepe nella basilica di San Paolo, alla cupola del Borromini di di San Ivo alla Sapienza e a San Lorenzo ma soprattutto scuole chiuse. E sulla decisione cautelativa del sindaco Raggi di “far ponte” esplode la polemica. sia chiaro: costruttiva.
Ancora una volta è il “partito dei consumatori” la vera opposizione tecnica e politica al sindaco che se da un lato si dice d'accordo con la decisione, dall'altro chiede “quanti esperti eseguiranno queste verifiche, chi sono i tecnici incaricati e dove verranno svolti”.
Scrive Codacons: “Ci chiediamo come sia possibile eseguire nel giro di 48 ore accertamenti in tutte le scuole della capitale, e per tale motivo con la legge 241 del 1990 chiederemo di accedere a tutti i controlli effettuati da oggi a martedì a Roma, e di conoscere l'esito di tali verifiche – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ un diritto assoluto delle famiglie sapere cosa fa il Comune per la loro sicurezza e non è pensabile che ci si possa accontentare di annunci pubblicitari, se non si ha alle spalle personale umano e risorse sufficienti per poter effettivamente realizzare quanto annunciato”.
Paura a Roma, trema la terra: Atac ferma i metrò. Stop visite al Quirinale
Terremoto, la paura chiude le scuole. Mario Tozzi contro i sindaci “ipocriti”
http://www.affaritaliani.it/roma/terremoto-crepe-da-sant-eustachio-a-ponte-mazzini-ferma-la-tangenziale-est-448019.html
Iscriviti alla newsletter