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Fisco e Dintorni
Rottamazione quater rinviata

Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha votato il decreto correttivo sulle scadenze fiscali, ha approvato il concordato preventivo biennale e rinviato a settembre la quinta rata della rottamazione in scadenza a fine luglio. Sembra infine cancellato il “vecchio” Redditometro.

 

Con il decreto attuativo della delega fiscale approvato definitivamente in Consiglio dei ministri, il Governo ha disposto la proroga al 15 settembre (con la possibilità di usufruire del margine di tolleranza fino al 20 settembre) della quinta rata della rottamazione quater in scadenza il prossimo 31 luglio. Ma non solo.

Al fine di comprendere meglio le nuove norme, abbiamo chiesto chiarimenti all’avvocato tributarista Matteo Sances il quale fa presente che “E’ da accogliere con favore il rinvio della rata di luglio della rottamazione anche se, mio parere personale, sarebbe stato opportuno prevedere una nuova rottamazione per consentire a chi è decaduto in questi mesi di rientrare in bonis. Ascoltando inoltre le dichiarazioni del Vice Ministro ci aspettano altre novità. È prevista infatti la tassazione scontata per incentivare le adesioni al concordato preventivo non solo delle partite Iva soggette alle pagelle fiscali (con aliquote dal 10% al 15%) ma anche di quelle in regime forfettario (con aliquote del 10% o del 3%). Inoltre, è previsto un ulteriore diminuzione per la percentuale dovuta nell’acconto di novembre”.

Continua l’Avv. SancesRitengo molto importanti chiarimenti forniti in merito ai debiti tributari e contributivi che possono ostacolare l’accesso al concordato preventivo per cittadini e imprese. Si è specificato, infatti, che i debiti tributari o contributivi da prendere in considerazione per la preclusione all’accesso sono quelli definitivamente accertati o derivanti da atti impositivi non più impugnabili, con importo pari o superiore a 5mila euro e quindi non rientrano i debiti rateizzati oppure già impugnati dinanzi all’Autorità giudiziaria. Questo permette dunque ai contribuenti di analizzare bene le richieste degli enti ed eventualente contestare le pretese illegittime senza avere il timore di perdere la possibilità di aderire al concordato ( in materia di contributi illegittimi si veda articolo: “ATTENZIONE A ROTTAMARE I CONTRIBUTI INPS”). Ci aspetta dunque un autunno molto caldo.”

 






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