Pillole d'Europa

EUSPA, IAC, SICUREZZA DIGITALE E CLOUD, FONDI PER PAZIENTI E SOCIAL NETWORKING

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

Domanda: cosa fa l’EUSPA e cosa ci costa fare parte dell’ESA ? Giancarlo Fermitto
Risposta:
L'EUSPA gestisce gli interessi pubblici connessi ai programmi del sistema globale di navigazione satellitare dell'UE (GNSS) EGNOS (Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria) e Galileo, al programma Copernicus di osservazione della Terra e al programma di comunicazione satellitare governativa dell'Unione europea (GOVSATCOM). Se ne è parlato di recente anche al congresso internazionale IAC 2024 tenutosi a Milano (14-18 ottobre). Tra le personalità presenti anche l’astronauta Luca Salvo Parmitano  che è stato il primo italiano ad effettuare un'attività extraveicolare il 9 luglio 2013, con 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale; ed è stato il primo italiano e il terzo europeo al comando della Stazione spaziale internazionale (ISS) durante la Expedition 61; presente allo stand di ESA, Agenzia Spaziale Europea. L'ESA è un'organizzazione internazionale, con 22 Stati membri.  I 22 Stati Membri dell'ESA sono: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. Slovacchia, Slovenia, Lettonia e Lituania, sono Membri Associati. Il Canada partecipa ad alcuni progetti in base ad un accordo di cooperazione.Bulgaria, Croazia, Cipro e Malta hanno degli accordi di cooperazione con l'ESA. L'ESA ha la propria sede centrale a Parigi, dove vengono decisi programmi e politiche. L'ESA dispone inoltre di altre sedi in diversi Paesi europei, ciascuna delle quali ha responsabilità differenti: EAC, il Centro Astronauti Europeo, a Colonia, Germania; ESAC, il Centro Spaziale Europeo per l'Astronomia a Villanueva de la Canada, Madrid, Spagna; ESOC, il Centro Spaziale Europeo per le Operazioni, a Darmstadt, in Germania; ESRIN, il Centro ESA per l'Osservazione della Terra, a Frascati, vicino Roma, Italia; ESTEC,il Centro Spaziale Europeo per la Ricerca e la Tecnologia, a Noordwijk, Paesi Bassi; ECSAT, il Centro Europeo per le Applicazioni Spaziali e le Telecomunicazioni, ad Harwell, Oxfordshire, Regno Unito; ESEC, il Centro Spaziale Europeo per la Sicurezza e la Didattica, a Redu, Belgio. Inoltre, l'ESA ha uffici di collegamento in Belgio, negli Stati Uniti d'America e in Russia; una base di lancio nella Guyana francese e stazioni di terra e di tracciamento in varie aree del mondo. Il budget ESA per il 2023 era di 7,08 miliardi di euro. La spesa spaziale pro-capite di ciascun cittadino europeo è piuttosto bassa. In media, il contributo di ogni cittadino di uno Stato Membro dell'ESA, in tasse per le spese spaziali, è pari circa al prezzo di un biglietto per il cinema (negli Stati Uniti, gli investimenti nelle attività spaziali civili ammontano a quasi il quadruplo). Mercoledì sarà presentata anche allo IAC 2024 in particolare, dal team della start up innovativa italiana Way4Ward, dagli esperti prof. Andrea Basciu e Joseph Locantore, una soluzione, brevettata, chiamata “ASPIS”, che ha l’obiettivo di rilevare gli attacchi di spoofing e fornire dettagli sui specifici satelliti, frequenze e costellazioni coinvolte, e che, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stata già testata. Questo test, come hanno spiegato gli esperti prof. Andrea Basciu e Locantore, risulta fondamentale per poter valutare l’accuratezza della soluzione ASPIS, che presto sarà sul mercato, nell’identificare gli attacchi in un contesto operativo, dopo che la soluzione era stata già testata in un contesto simulato. Il GNSS è ormai parte integrante della nostra vita quotidiana e costituisce un elemento chiave della società digitalizzata. Si tratta infatti di una tecnologia inizialmente militare, che nell’arco degli ultimi decenni si è integrata in una miriade di ambiti della nostra società: dalla navigazione aerea e marittima a gran parte dei settori produttivi ed industriali, a partire dall'agricoltura fino ad arrivare alla robotica. Sono in aumento gli attacchi e lo “spoofing", che prevede la manipolazione dei segnali al fine di convincere i dispositivi di trovarsi in luogo diverso da quello in cui sono. Si tratta di attacchi ad oggi usati in zone di conflitto, come il Medio-oriente e il confine russo-ucraino, allo scopo di mettere fuori uso la tecnologia nemica basata su questi sistemi (come aerei, droni, apparecchi di geolocalizzazione, etc.) ma anche in zone civili. Infatti, negli ultimi anni, questo genere di attacchi si è fatto sempre più presente e sofisticato in diversi ambiti.

Domanda: : ci sono bandi europei per il cloud? Sabrina Franchini
Risposta:
 sì, ad esempio sino al 21 novembre è aperto un bando denominato Cloud, data and artificial intelligence, che ha un importo totale di venti milioni di euro. I progetti approvati potranno beneficiare di una copertura del cento per cento dei costi. Si punta a sviluppare un ecosistema di infrastrutture e servizi maturi basati su Local Digital Twins (gemelli digitali locali) in tutta l'Unione europea, per aiutare le città e le comunità a realizzare economie di scala per l'accesso e la distribuzione di piattaforme di dati e servizi basati su LDT. L'azione si inserisce nel contesto di implementazione dell'EDIC CitiVerse. Possono presentare una proposta progettuale consorzi di almeno tre partner di tre diversi Stati ammissibili. Inoltre sino al 21 gennaio sono aperti diversi bandi nell'ambito del Programma Europa Digitale. Un bando supporta l’implementazione di progetti multinazionali previsti dalla Strategia Digitale europea, una un importo totale di 25mila euro ed elargisce contributi sino al cinquanta per cento dei costi. Un altro bando finanzia il lavoro degli hub nazionali o regionali indipendenti per l'analisi degli ecosistemi dei media digitali al fine di garantire la copertura delle aree geografiche coperte dagli hub EDMO per i quali i finanziamenti termineranno nel 2025 ed ha un budget totale di otto milioni di euro. C’è poi un bando con un importo totale di 102 milioni di euro per la cybersicurezza. In particolare c’è un bando che ha un importo di 35 milioni di euro dedicato a progetti per aumentare il livello di protezione e resilienza alle minacce informatiche, per i grandi impianti e infrastrutture industriali, assistendo gli Stati membri nei loro sforzi volti a migliorare la preparazione alle minacce e gli incidenti informatici fornendo loro conoscenze e competenze.

Domanda: ci sono fondi per associazioni di pazienti con tumori che si occupano come noi di alfabetizzazione sanitaria e di coaching ? Gianni Costa
Risposta:
sì. E’ aperto un bando europeo che, con un importo di cinque milioni di euro,  cofinanzierà progetti di realizzazione di una rete europea dei giovani sopravvissuti al cancro che ne promuova il social networking, il sostegno tra pari, il coaching, lo scambio di conoscenze, e che possa in qualche modo migliorarne la qualità di vita. Possono presentare domanda pmi, midcap, istituti accademici e di istruzione, istituti di ricerca, ospedali, reti di esperti, organizzazioni della società civile, associazioni, fondazioni, ong ed enti privati o pubblici. Inoltre è aperto un bando del programma EU4Health gestito dall’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HADEA).  Sono stati stanziati otto milioni di euro per progetti che sostengano l'integrazione delle immagini del cancro nell'infrastruttura paneuropea federata per promuovere programmi di screening. Permetterà di migliorare la disponibilità degli archivi di dati di imaging nazionali, regionali o locali a connettere e rendere disponibili i propri dati tramite l'infrastruttura Cancer Image Europe istituita nell'ambito del programma Europa Digitale e a utilizzare questa infrastruttura per l'arricchimento e l'approfondimento dei dati. Saranno finanziate tutte le tipologie di attività necessarie per federare i dati nella piattaforma Cancer Image Europe. Possono presentare proposte progettuali istituti accademici e di istruzione, istituti di ricerca, ospedali, reti di esperti comprese le ERN (European Reference Network); organizzazioni della società civile; associazioni, fondazioni, ong, realtà sia pubbliche che private. Ogni progetto deve avere minimo sette partner con sede legale in sette  diversi Stati ammissibili dal bando. Mentre sono stati stanziati cinque milioni di euro per cofinanziare progetti atti ad aumentare l'alfabetizzazione sanitaria per la prevenzione e la cura del cancro. Si punta a voler favorire una riduzione delle disuguaglianze nella prevenzione e nella cura dei tumori maligni in particolare.
Possono presentare domanda istituti accademici e di istruzione, istituti di ricerca, ospedali, reti di esperti, organizzazioni della società civile, associazioni, fondazioni, ong, imprese comprese le imprese sociali e no-profit nel campo della sanità pubblica, enti privati, organi di stampa e associazioni di giornalisti. Sono stati stanziati sette milioni e 400mila euro per lo sviluppo di servizi sociali per il supporto psicosociale e la riabilitazione dei bambini e delle loro famiglie nelle cliniche oncologiche pediatriche. Possono presentare progetti istituti accademici e di istruzione, istituti di ricerca, ospedali, reti di esperti, organizzazioni della società civile, associazioni, fondazioni, ong, enti privati; organizzazioni internazionali, autorità degli Stati membri, comuni e autorità nazionali nel settore sanitario. Ogni progetto deve  durare trentasei mesi e la domanda deve  essere inoltrata da un consorzio formato da minimo dieci partners con sede legale in cinque diversi Stati ammissibili dal bando.