Sea Milano
Airport Day 2025, SEA racconta le nuove strategie aeroportuali e i nuovi scenari globali
Brunini (SEA): "L’obiettivo europeo di raggiungere le zero emissioni entro il 2050 è stato confermato, ma il costo della transizione è aumentato ulteriormente. Servono più incentivi e regole chiare"
Airport Day 2025, SEA analizza le sfide strategiche degli aeroporti e le nuove dinamiche geopolitiche globali
Si è tenuto oggi presso l’Aeroporto di Milano Linate il convegno "Aeroporti nel mondo che cambia - Le sfide strategiche degli aeroporti nell'evoluzione geopolitica globale", nell'ambito dell'Airport Day promosso da Assaeroporti. L’evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto tra esperti del settore, rappresentanti istituzionali e stakeholder per analizzare il ruolo strategico degli aeroporti nel contesto geopolitico ed economico attuale.
L'incontro ha messo in evidenza il ruolo centrale del trasporto aereo nella competitività internazionale, sottolineando le prospettive di crescita del settore e il suo impatto sulla mobilità e sullo sviluppo del territorio. La discussione si è focalizzata sulle dinamiche globali che stanno influenzando il comparto aeroportuale, come le tensioni geopolitiche, l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Milano, con i suoi scali di Linate e Malpensa, si conferma un hub strategico per la connettività nazionale e internazionale.
Dopo l’intervento introduttivo di Paolo Magri, Presidente dell’ISPI, il dibattito ha visto la partecipazione di Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all’Università Milano Bicocca, Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA Milan Airports, Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di Milano, ed Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi. A moderare l’incontro è stata Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente del Financial Times a Milano.
Nonostante le incertezze legate all’attuale scenario geopolitico, i dati relativi alla crescita della connettività aerea negli ultimi dieci anni mostrano un trend positivo e costante. Dal 2015 al 2024, il numero di passeggeri in Italia è aumentato del 47%, mentre i posti offerti sono cresciuti del 39%, un risultato significativo considerando l'assenza di una compagnia di bandiera. In confronto, paesi europei con politiche più protezionistiche hanno registrato crescite inferiori, con la Francia a +15% e la Germania addirittura in calo del 3%. Parallelamente, le destinazioni intercontinentali servite dall’Italia sono aumentate di circa il 40% nello stesso periodo, a conferma dell’importanza del nostro paese nel panorama del trasporto aereo globale.
Il convegno ha evidenziato come gli aeroporti italiani, e in particolare quelli di Milano, possano giocare un ruolo chiave nel futuro della mobilità internazionale. Grazie a una politica di liberalizzazione del settore, il nostro paese ha saputo attrarre compagnie aeree e migliorare la propria connettività, rendendo gli scali sempre più centrali nello sviluppo economico e infrastrutturale. L'Airport Day 2025 si è confermato un'importante occasione di confronto e analisi sulle sfide future del comparto aeroportuale, in un mondo in costante cambiamento.
L'intervista di affaritaliani a Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA
"Malpensa è strategica per SEA sin dalla sua nascita e continua a esserlo, oggi più che mai, poiché lo sviluppo del lungo raggio è diventato la nostra priorità assoluta. Sul medio e corto raggio disponiamo già di un network ben consolidato tra Malpensa e Linate, ma è fondamentale spingere ulteriormente sulle rotte a lungo raggio, che negli ultimi anni ci hanno dato grandi soddisfazioni e che rappresentano, a nostro avviso, il segmento con il maggiore potenziale di crescita", ha dichiarato Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA, ai microfoni di affaritaliani.
Brunini ha continuato: "Quest'anno, il traffico intercontinentale è cresciuto più di quello sul corto raggio ed è anche quello che apporta maggior valore al territorio. Dobbiamo quindi continuare a crescere, ma con un approccio più orientato alla qualità che alla quantità. Per questo, parliamo di una crescita selettiva, che significa investire con decisione sul lungo raggio, soprattutto da Malpensa, l’unico aeroporto in grado di accogliere aerei wide-body. Questo si traduce in una connettività rafforzata con paesi lontani, sia per il traffico passeggeri sia per il trasporto merci".
"Malpensa, infatti, è il principale hub nazionale per il cargo, a supporto delle imprese italiane che esportano nel mondo. I dati commerciali confermano che le aziende di quest’area esportano in modo significativo in tutto il mondo, con un focus particolare verso i mercati orientali e gli Stati Uniti. Questo trend si riflette anche sulla connettività aerea, che negli ultimi anni è cresciuta notevolmente, soprattutto verso l’Estremo Oriente. Basti pensare alla Cina: prima del Covid avevamo tre collegamenti diretti, oggi ne contiamo tra i dieci e gli undici", ha aggiunto Brunini.
Brunini ha chiosato: "Il nostro obiettivo è replicare questo successo con l’India, anche se il percorso sarà più complesso. Al momento, esiste solo un collegamento diretto con Delhi e l’espansione delle rotte richiederà tempo, sia per le necessarie modifiche normative sia perché l’industria aeronautica indiana è ancora in fase di sviluppo, con un numero crescente di aeromobili in ordine. Non sarà un processo immediato, ma è sicuramente una delle nostre priorità a medio-lungo termine".
"Sul fronte della sicurezza, esistono normative europee e nazionali molto stringenti, in costante evoluzione sin dagli attentati dell’11 settembre. Negli anni, i controlli si sono intensificati, portando il livello di sicurezza aeroportuale a standard molto elevati. Naturalmente, il rischio zero non esiste, ma l’attenzione è massima e gli aeroporti italiani operano secondo gli stessi criteri dei principali scali europei. Sottoponiamo le nostre infrastrutture a controlli frequenti e adottiamo continuamente nuove tecnologie di sicurezza per far fronte a minacce sempre più sofisticate, inclusi i rischi informatici", ha continuato Brunini.
"Proprio ieri ero a Bruxelles per presentare, insieme alle principali associazioni della filiera del trasporto aereo (aeroporti, compagnie aeree, costruttori di aeromobili e controllori di volo), l’aggiornamento della roadmap per la decarbonizzazione del settore. L’obiettivo europeo di raggiungere le zero emissioni entro il 2050 è stato confermato, ma il costo della transizione è aumentato ulteriormente. Noi, come settore aeroportuale, crediamo fermamente in questo obiettivo, ma chiediamo maggiore supporto politico ed economico per renderlo raggiungibile. Servono più incentivi e regole chiare, altrimenti il percorso rischia di essere troppo oneroso per il settore", ha concluso Brunini.