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A Italia e Russia il Torneo Internazionale Bayer di tennis di Salsomaggiore

Daniele Rosa

Intervista a Matthias Haug, presidente del prestigioso Club Sportivo Bayer di Leverkusen

 

Diciannove anni fa una russa, Dinara Safina, poi diventata numero uno al mondo, vinse il Torneo Internazionale di tennis di Salsomaggiore. Ieri, ancora una russa, Alina Charaeva , ha vinto il trofeo femminile contro la spagnola Carlota Martinez Cirez. Nella finale maschile due italiani, Passaro e Coboldi. Francesco Passaro si è aggiudicato il primo posto.

Tra gli ospiti il Presidente del prestigioso Club sportivo RTCH di Bayer a Leverkusen, Matthias Haug, appassionato tennista e del Torneo di Salsomaggiore.

         

Torneo Bayer di Salsomaggiore. Intervista al presidente del Club sportivo RTCH di Leverkusen

Uno sponsor di grande spessore come la Bayer da ben 14 edizioni  sostiene il torneo e nelle ultime due edizioni dà anche il titolo al torneo. Cosa vi ha spinto a investire in questo torneo ?

 

‘Abbiamo pensato che il tennis juniores sia ancora qualcosa di vero e di incontaminato . Un tennis che ogni anno dà modo di vedere in campo giocatori e giocatrici diventati poi protagonisti nel circuito maggiore. Un esempio su tutti quello di Alexander Zverev oggi n°3 del mondo  che ha giocato il torneo nel 2013’.

 

Ma non è solo questo vero ?

‘Si è vero non è solo questo, vi sono una serie di ragioni . Il torneo non lo fanno solo i giocatori ma soprattutto le persone. E il nostro rapporto con gli organizzatori del torneo è stato improntato sin dall’inizio dalla massima trasparenza e dal concretizzarsi  delle nostre aspettative’.

Torneo Bayer di Salsomaggiore.

In sostanza avete riposto la vostra fiducia in una più che collaudata organizzazione.

‘Non siamo solo noi a constatare la perfetta organizzazione di questo torneo ma la credibilità di cui gode nel mondo. I giocatori sono loro i primi giudici della bontà di un torneo . Un esempio di quest’anno quello della tedesca Anastasia Simonov che nelle sue esperienza nel circuito mi ha confermato  lo standard molto elevato di questo torneo’.

Vi sono altri aspetti di cui ha tenuto conto la Bayer nell’orientarsi in questa scelta ?

‘E’ un torneo che, sin dall’inizio, ha privilegiato la qualità . Non vive di solo tennis ma sa creare attorno al torneo tutta una serie di eventi collaterali che servono a catalizzare l’attenzione. La visibilità e l’attenzione dei media è sempre stata molto alta. Tanto per fare un esempio la cena di gala del torneo ha sempre goduto di locations  spettacolari come la Rocca di Soragna e come, ieri sera, il Palazzo delle Terme.

E’ bello sperare che questa sinergia tra Bayer e torneo ITF di Salsomaggiore abbia un futuro ?

‘Non possiamo ipotecare il futuro ma il fatto che la Bayer abbia dato il titolo al torneo  nelle ultime due edizioni è sintomatico di una fiducia che a meno di un radicale cambio di strategia potrà essere rinnovata’.