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Anquilletti, incubo finito. Il figlio: "Donadoni mi ha salvato la casa"

Roberto Donadoni ha deciso di aiutare la famiglia di Mario Angelo Anquilletti. L'ex terzino del Milan di paron Rocco e capitan Rivera è scomparso poco più di un anno fa. Mentre la sua famiglia era in grandi difficoltà economiche. Lontani i giorni d'oro dei grandi trionfi: uno scudetto, una Coppa Campioni, due Coppe Coppe, un’Intercontinentale (quella del '69 con la durissima trasferta a Buenos Aires).
"Il funerale lo ha pagato un gruppo di solidarietà veneto, amici. Siamo sul lastrico da tempo, ma dei debiti di papà nel dettaglio sapevamo poco, lui teneva tutto per sé. Due giorni dopo ci siamo accorti che anche la casa era ipotecata", aveva racconta il figlio William al Corriere della Sera.
Quindi l'aiuto del tecnico del Bologna alla famiglia. "Abbiamo provato di tutto, abbiamo scritto anche a Berlusconi. Niente. Poi grazie al cielo ci ha pensato Roberto".
Adesso si può pensare di ripartire: "Ora potrò mettere la casa in vendita, con il ricavato restituirò il denaro a Roberto e col resto cercherò di ripartire. Sarà dura ma ci proveremo. Mangiamo con la pensione di reversibilità di mia madre, non più di 600 euro. Ora per fortuna in un vecchio armadio ho trovato qualche cimelio: un paio di scarpe, tre o quattro calzini e una maglia di Swart dell’Ajax, che mio padre marcò nella finale di Madrid. Le sue? Macché, le regalava tutte, non ci pensava. Era un uomo buono, trasparente".