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Benassi re di Torino. E Cairo, che l'ha strappato all'Inter, gongola
Il gol di Marco Benassi che ha ricordato quello di un altro Marco, il grande Van Basten, nella finale di Euro '88 tra Olanda e Unione Sovietica, è la punta dell'iceberg.
"Il mio gol? È stata una frazione di secondo, dovevo decidere se tirare o stoppare. Ho optato per la seconda ed è andata bene. Gol alla Van Basten (quello nella finale dell'Europeo 1988 tra Olanda e Unione Sovietica, ndr)? Lì per lì non me ne sono nemmeno reso conto. Lo dedico alla mia famiglia", ha detto il centrocampista del Torino dopo aver abbattuto Sorrentino e il Palermo.
A gongolare è Urbano Cairo e il mondo granata (terzo in classifica a due punti da Inter e Fiorentina), se pensiamo che il Torino lo ha strappato all'Inter vincendo la battaglia delle buste. Il club piemontese ha messo sul piatto 3,5 milioni di euro contro i 2,9 di Thohir.
Un affare passato abbastanza sotto silenzio nei giorni caotici del calciomercato. Era giugno, il mese dell'asta tra Inter e Milan per Kongdobia, dei rumors sull'addio di Tevez (poi concretizzatosi a luglio) e dei mille top player sparati nei corridoi del pallone.
Chi sicuramente sorrise per il colpo piazzato dal suo patron fu mister Ventura che ha sempre creduto in Benassini. Il tecnico ligure ha dato fiducia al capitano della nazionale Under 21 (15 presenze, sognado la chiamata di Conte), anche nei momenti più delicati della scorsa stagione: come quando persa palla nel derby con la Juventus e Pirlo regalò la vittoria beffarda al 93°. O quel cartellino rosso preso contro lo Zenit a San Pietroburgo nell'andata degli ottavi di finale in Europa League.
Ma il talento di Benassi non è mai stato messo in discussione. Basta vedere la partita contro il Palermo e andare al di là del gol-iceberg: l'ex centrocampista di Inter e Livorno ha giocato un match di sostanza, alternato a verticalizzazioni per le punte. Quantità e qualità al servizio di Urbano Cairo e non di Erick Thohir...