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Berrettini, dalle lacrime in sedia a rotelle a quelle di gioia con Sinner per il trionfo in Davis. Matteo eroe d'Italia

di redazione sport

L'Italia conquista la seconda Coppa Davis consecutiva: la firma di Jannik Sinner e quella di un Matteo Berrettini strepitoso sul trionfo azzurro di Malaga

Berrettini, dalle lacrime in sedia a rotelle a quelle di gioia con Sinner per il trionfo in Davis

"Con Sinner parti 1-0" era il mantra che aveva preceduto questa Coppa Davis (come sottolineò anche Paolo Bertolucci ad Affaritaliani.it una settimana fa dopo il trionfo di Jannik a Torino contro Taylor Fritz). E così puntualmente è stato: il numero uno del tennis mondiale è stato impeccabile come sempre, coronando un'annata stratosferica che lo aveva visto trionfare dall'Australian allo Us Open, passando per i titoli 1000 di Miami e Cincinnati, sino alle magiche Atp Finals di Torino (senza perdere un set).

Ma a scaldare il cuore dei tifosi azzurri è stato tanto, tantissimo un Matteo Berrettini fantastico. Emozionante. Eroe sul campo e capace di far battere fortssimo il cuore di chi ama il tennis italiano. Dal doppio vinto (assieme a Sinner) nei quarti contro gli argentini Gonzalez/Molteni, all'australiano Thanasi Kokkinakis sconfitto in semifinale (6-7, 6-3, 7-5) sino al successo contro l'olandese Botic Van de Zandschulp (6-4, 6-2) in finale.

La firma di Berrettini sul trionfo italiano in Davis è indelebile. E qualcuno sui social ha accostato la sua foto mentre usciva dallo Us Open 2023 tra le lacrime in sedia a rotelle per un infortunio alla caviglia alle immagini delle scorse ore, Matteo in lacrime di gioia per l'impresa compiuta a Malaga in maglia azzurra.

Quel 31 agosto 2023 Berrettini dovette ritirarsi nel corso del match contro il francese Arthur Rinderknech, abbandonare lo Slam a stelle e strisce e saltare poi tutta la parte finale della stagione,  chiudendo l'annata in 92° posizione del ranking Atp (e ritrovandosi al 154° posto quando è tornato in campo nel marzo successivo dopo 194 giorni di inattività). Una graduatoria lontanissima dal valore di un ragazzo che aveva saputo salire sino al numero 6 mondiale, arrivare in finale a Wimbledon (arrendendosi in 4 set solo a sua maestà Djokovic nel 2021), fare semifinale all'Open d'Australia e quello Usa, laurearsi due volte sull'erba lodinese del Queen's.

Berrettini, le parole del suo amico Jannik Sinner

Berrettini frenato solo da un destino avverso in molti momenti della sua carriera. Come ha ricordato il suo amico Sinner (a Supertennis) dopo il trionfo in Davis a Malaga. "Io sono il suo primo tifoso quando lui gioca anche fuori da questa competizione, quindi gli auguro solamente il meglio. Ha avuto tanta-tanta sfortuna nella sua carriera fino ad ora, con tanti infortuni".

Berrettini, eroe in Coppa Davis. Obiettivo testa di serie all'Australian Open 2025

Matteo is back. In questo 2024 passo dopo passo ha iniziato la risalita, con alcuni lampi: la vittoria nell'Atp 250 di Marrakech ad aprile (battendo Lorenzo Sonego, Mariano Navone e il campione uscente Roberto Carballés Baena), la finale a giugno sull'erba di Stoccarda (mettendo ko la testa di serie numero 8 Roman Safiullin e poi Lorenzo Musetti che avrebbe poi raggiunto la semifinale di Wimbledon), il titolo 250 di Gstaad senza perdere alcun set (piegando in semifinale Stefanos Tsitsipas), poi quello di Kitzbühel (sconfitto in finale Hugo Gaston). E l'attuale classifica Atp lo ha visto risalire al 34° posto (vicino alla possibilità di entrare tra le teste di serie nell'Australian Open di gennaio). Ora questa stupenda vittoria in Davis che chiude il 2024 e sembra la miglior premessa per possibile per rivedere un grande Berrettini ai suoi livelli nel 2025.


 

Berrettini: "La mia voglia di tornare azzurro ed essere protagonista in Coppa Davis"

"Vittoria sofferta, voluta e desiderata tanto da tutti. Siamo un gruppo compatto. Siamo forti", le parole di Matteo Berrettini, a RaiSport, dopo il successo dell'Italia nella finalissima della Coppa Davis 2024. "Uno dei motori del 2024 è stata proprio la voglia di tornare in azzurro ed essere protagonista in Coppa Davis. Per un milione di motivi è uno dei successi più belli della mia carriera. Lo dedico al mio team, a mio fratello e alla mia famiglia".