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Sarrazin, brutta caduta per il discesista francese a Bormio, bufera sull’Italia: “Non meritate le Olimpiadi”

Sci, il volo causato da un tratto di neve ghiacciata a ridosso dei curvoni finali

di redazione

Olimpiadi invernali di sci, terrificante caduta per Sarrazin a Bormio. Scoppia la polemica contro l'Italia: "Non meritate i Giochi"

Bruttissima caduta sulla "Stelvio" di Bormio da parte del discesista francese Cyprien Sarrazin nel corso della seconda prova cronometrata maschile, questa mattina in Coppa del Mondo di sci alpino. Nel secondo training il transalpino francese Cyprien Sarrazin era tra i grandi attesi di questo fine-settimana dedicato alla velocità sulle nevi lombarde dopo aver impressionato nella prova di Santo Stefano, ma è finita nel peggiore dei modi: un volo pazzesco, in fondo al muro di San Pietro. Scatenando un fiume di polemiche sulle condizioni della pista e un attacco diretto all'organizzazione, "indegna di ospitare le Olimpiadi Invernali 2026".

Scattato ai cancelli di partenza col numero 11, subito dopo il suo grande rivale Marco Odermatt e il nostro Dominik Paris, Cyprien Sarrazin aveva dato ampia dimostrazione di essere in ottime condizioni sulla pista, conquistando un margine confortante nei confronti di Stefan Rogentin, lo svizzero che comandava la graduatoria fino a quel momento. La dinamica della caduta è stata pazzesca con un impatto violento al suolo che ha fatto perdere conoscenza al francese, aiutato dall'airbag – reso obbligatorio da quest'anno dalla FIS – che si aperto e ha limitato l'ulteriore schianto contro le reti di protezione. Sarrazin è stato immediatamente soccorso sul posto, imbragato sulla barella ed elitrasportato d'urgenza nella struttura ospedaliera per fare tutti i controlli del caso.

La polemica non si è fatta attendere dopo quanto accaduto al discesista francese, nei confronti di una pista che si è confermata particolarmente mossa a causa di diversi strati nevosi particolarmente duri che hanno portato i discesisti a velocità ancora più elevate anche a ridosso dei curvoni del tratto finale che immettono sul traguardo. Ad alzare la voce sulle condizioni pessime della neve è stato Nils Allègre, sciatore francese che ha accusato l'organizzazione di aver messo a repentaglio l'incolumità degli atleti: "La mia opinione è chiara dopo quanto accaduto: qui non sanno come preparare una pista", si è lamentato a Eurosport. "Sono 40 anni che preparano le piste ma non sanno fare altro che cose pericolose e non è per nulla rispettoso degli atleti".

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