Ciclismo, Luca Paolini squalificato 18 mesi per doping non intenzionale
Luca Paolini era stato trovato positivo al benzoycecgonine, un metabolita della cocaina nel Tour de France 2015
Il Tribunale Antidoping dell'Unione ciclistica internazionale ha inflitto una squalifica di 18 mesi all'italiano Luca Paolini. Il 39enne corridore lombardo era risultato positivo al benzoycecgonine, un metabolita della cocaina in un controllo antidoping durante il Tour de France del 2015.
Il test si svolse il 7 luglio nell'hotel dove alloggiava la Katusha, a Gosnay, prima della partenza della 4ª frazione del Tour de France e l'esito delle analisi fu reso noto tre giorni dopo.
Paolini aveva ammesso l’uso personale dello stupefacente in un'intervista alla Gazzetta dello Sport sul finire del 2015, negando l'intenzione di migliorare le proprie prestazioni e parlando in una sola assunzione.
Successivamente l’Uci aveva proposto due anni di stop, rifiutati dal corridore. Durante il processo sportivo era emerso che l’uso prolungato di benzodiazepine, principio attivo del sonnifero di cui Paolini ha fatto uso dal 2004, avrebbe prolungato la permanenza dei metaboliti della cocaina nel suo corpo.
Una perizia Uci aveva riconosciuto la quantità davvero minima nelle urine dell’atleta e che di certo non fosse stata usata per alterare la prestazione. Paolini è sospeto dal 10 luglio e dunque la sua squalifica dovrebbe terminare il 10 gennaio 2017.
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