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Commisso scatenato: “Il calcio è una folle str*nzata”. E sugli Agnelli…
Il presidente della Fiorentina non usa mezzi termini non solo per declassare il calcio italiano, bensì i conti della Juventus e il suo presidente
"Gli azionisti che avevano subito perdite farebbero causa a quei....", l'ira del patron della Fiorentina contro il presidente della Juventus Andrea Agnelli
“Più vivo in questo sport folle, più mi rendo conto di quanto sia incasinato”. Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso in un'intervista rilasciata al quotidiano economico britannico Financial Times si lascia andare a un lungo e duro sfogo, partendo appunto dai punti deboli del calcio.
E per farlo non usa di certo mezzi termini: "Il calcio italiano? Si tratta di una str*nzata". Il motivo? “Un giocatore fa bene? Vuole più soldi. Voglio dire, hai ragazzi di 20 anni che guadagnano milioni di euro. Sai quanto guadagnavo nel mio primo lavoro? 10.500 dollari all’anno. 200 dollari a settimana”, spiega Commisso.
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Ma non è tutto. Il patron della Fiorentina Rocco Commisso ne ha un po' per tutti. E dopo i commenti sul giovane bomber serbo Dusan Vlahovic: "è cresciuto qui e dovrebbe essere riconoscente, qualunque cosa accada, al club che lo ha portato dove è", si scaglia senza freni contro il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
"La Juventus è quotata alla Borsa di Milano. Il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo nei giorni successivi alla notizia dell’indagine della Covisoc. Se gli stessi eventi si fossero verificati in una società quotata negli Stati Uniti, gli azionisti che avevano subito perdite farebbero causa a...", e qui, Commisso, scusandosi per il linguaggio volgare, apostrofa la famiglia con un insulto tipicamente americano, facilmente intuibile.
"Ci sono anche gelosie, è vero", ammette il numero uno della Fiorentina. "Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri”, conclude Rocco Commisso.
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