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Cucine da incubo e Napoli da sogno, Cannavacciuolo: "Spalletti? Mister da... 3 Stelle Michelin"
Antonino Cannavacciuolo riparte con "Cucine da incubo" su Sky. Lo chef da 3 Stelle Michelin parla con Affaritaliani.it tra calcio e tv
Sull’edizione di Cucine da incubo: “Abbiamo fatto un lavoro ancora più mirato sui miglioramenti della struttura dei locali. E in più abbiamo alzato l’asticella sui piatti. Provando a far capire che sì, prosciutto e melone può essere buono, ma chi va al ristorante cerca un qualcosa in più”, le parole di Antonino Cannavacciuolo nel corso di un incontro con i giornalisti in cui ha presentato la nuova edizione del programma.
Sull’amore, la determinazione e il credere in questo lavoro: “Per noi professionisti il servizio è un divertimento. E’ come suonare la chitarra o la batteria. Quello in cui noi ci scervelliamo e diamo il massimo è la preparazione. Quando si siede il cliente per noi deve essere un divertimento, perché con esso crei positività nel luogo in cui stai cucinando. E questa positività ‘entra’ in un piatto. Rabbia e arroganza vengono trasmesse nel cibo: il cliente lo sente. Avere una brigata felice o incazzata... lo stesso piatto cambia di gusto. Provate a cucinare quando siete contenti a casa o quando siete arrabbiati: nel secondo caso al piatto mancherà sempre qualcosa”
Questo lavoro è passione, dedizione e sacrificio. A cosa ha dovuto rinunciare Antonino Cannavacciuolo? “La mia gioventù. E me ne pento pure. A vent’anni uno deve sbagliare, e io non ho avuto la possibilità di fare ca... Questo è il rimpianto del mio percorso”
Quanto ha sacrificato del rapporto con i suoi figli per seguire la sua grande passione di chef? “Lavorando nei festivi e nel fine settimana ci sono delle rinunce. Ma sono fortunato perché ho una grande donna vicino a me, che non ha fatto mancare niente ai figli. E ci siamo ritagliati degli spazi per stare insieme. Tante volte Cinzia viene con i bambini a Villa Crespi, stiamo insieme in cucina, nelle due-tre ore di stacco al pomeriggio andiamo a fare una passeggiata, a mangiare un gelato. Lei fa un lavoro pazzesco per quanto riguarda la base della nostra famiglia".
Antonino Cannavacciuolo a Cucine da incubo (foto Sky)
Un ricordo che ha emozionato chef Cannavvacciuolo: “Maurizio Costanzo poco prima di morire ha scritto un articolo in cui parlava di Cucine da incubo, facendo i complimenti al programma. Il fatto che lui apprezzasse il nostro lavoro per me è stato come ricevere la terza Stella Michelin in tv. Un complimento da un genio come lui è stata una cosa bella, un premio importante”
L’errore più comune riscontrato nei ristoranti di questa stagione... “La spesa. Loro pensano di risparmiare sugli ingredienti, ma alla fine è un danno aziendale. Come dice il detto ‘Il risparmio non è mai guadagno’... Il cliente conosce provenienza, marchio, le aziende che lavorano meglio o peggio. Ma meno male: siamo fortunati perché - grazie ai programmi televisivi - cuciniamo a persone che si fanno tante domande sul cibo. Io dico sempre che quando si parla del mio lavoro - nel bene e nel male - fa sempre bene - permette di migliorarsi”
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