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Da Wall Street al Venezia: chi è Niederauer, presidente del ritorno in Serie A

Partner di Goldman Sachs e poi a.d. della Borsa di New York, nel 2015 ha fatto parte della cordata che ha portato il club dal fallimento alla massima serie

Chi c’è dietro il successo del Venezia, tornato in Serie A dopo 19 anni di attesa?

Il rilancio dei lagunari è legato a New York, città dove l’attuale patròn Duncan Niederauer è nato il 1° gennaio 1959 e dove ha fatto una brillante carriera in Borsa. Laureato in amministrazione aziendale, a 26 anni è entrato in Goldman Sachs: era il 1985, la metà esatta di quegli anni ’80 che esaltarono l’edonismo reaganiano e un capitalismo arrembante esaltato da film come “Wall Street” (1987).

Niederauer è diventato partner della potentissima banca d’affari nel 2000, ma il vero salto di qualità lo ha fatto nel 2007, con la nomina ad amministratore delegato della Borsa di Wall Street.

Abbondantemente chiuso il capitolo storico di benessere diffuso degli anni ’80, nel nuovo millennio la finanza americana e mondiale è stata messa a durissima prova dalla crisi dei mutui subprime. In questo percorso, già difficile di suo, Niederauer è inciampato in alcuni ostacoli: la bocciatura da parte dell’Europa del matrimonio con la Borsa tedesca e l’ingresso di alcuni brand prestigiosi – a partire da Facebook – nella schiera rivale del Nasdaq.

Membro del G100, che riunisce gli amministratori delegati delle più grandi aziende del pianeta, ha avuto decisamente maggior fortuna con il suo ingresso nel “soccer”. Nel 2015, con altri imprenditori, ha formato una cordata per rifondare la società del Venezia, reduce da un doloroso fallimento.

Costretta a ripartire dalla Serie D, la squadra in soli due anni i lagunari sono arrivati alla Serie B sotto la gestione di Joe Tacopina, avvocato newyorchese, già membro del CdA della Roma e presidente del Bologna. Nel febbraio 2020 Niederauer ha ereditato la presidenza da Tacopina, che in seguito ha acquistato il Catania.

Il Venezia in cadetteria ha vissuto stagioni alterne. Nel 2018 ha perso le semifinali dei play-off per salire in Serie A, ma nella stagione successiva è addirittura finita ai play-out per la salvezza: perdendo ai rigori contro la Salernitana, sarebbe dovuta retrocedere, ma i problemi finanziari del Palermo le hanno offerto un inatteso ripescaggio.

Nel 2019/20 l’interruzione del campionato a causa del Covid-19 ha visto il Venezia a un anonimo 11° posto, ma con un bilancio appunto ancora provvisorio. Nella stagione appena conclusa, è arrivato all’attesa promozione in Serie A dopo un playoff al cardiopalma contro i corregionali del Cittadella: dopo aver vinto 1-0 in trasferta, i neroverdi hanno pareggiato 1-1 la partita di ritorno grazie al gol di Riccardo "il Doge" Bocalon nei minuti di recupero.

Una serie di saliscendi a lieto fine, ma che per il prossimo futuro Niederauer preferirebbe evitare: così come in Borsa, anche nel calcio essere troppo “volatili” non è auspicabile.