Sport

Giorgetti: "Coni sarà autunomo. Non ci saranno due Papi. E le Olimpiadi..."

RIFORMA DI SPORT E SALUTE: GIORGETTI, 'CON QUESTA LEGGE COSTRINGIAMO DUE MINISTERI A OCCUPARSENE'

GIORGETTI, 'CONI SARA' AUTONOMO, NON CI SARANNO DUE PAPI'

"Nella nuova Sport e Salute ciascuno dovrà portare le proprie competenze, chi per la parte sportiva chi per la parte gestionale. La politica sportiva continuerà a farla il Coni, non ci saranno due papi dello sport, ma oltre al presidente del Comitato Olimpico Nazionale ci sarà chi si occuperà di mettere insieme uomini e risorse per far crescere lo sport di base, un settore che finora e' stato sottovalutato dalla politica". Sono le parole del sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, nel corso della presentazione della riforma del sistema sportivo italiano, in corso nell'Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica dell'Acqua Acetosa a Roma.

"I quattro pilastri della riforma? Il più importante è il meccanismo di autofinanziamento dello sport. Il gettito fiscale che genera lo sport moltiplicato per il 32% è la cifra destinata allo sport italiano, ma il minimo è fissato a 408 milioni", ha aggiunto Giorgetti.

GIORGETTI, 'OLIMPIADI RESTANO PATRIMONIO DEL CONI. RISORSE MAI SOTTO I 408 MILIONI'

I cinque cerchi sono patrimonio e marchio del Coni. Sport e Salute potrà lavorare per valorizzare ancora di più il marketing del Coni, che oggi mi sembra sia già molto efficiente", ha detto il sottosegretario con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, illustrando la riforma dello sport italiano all'Acqua Acetosa a Roma. L'esponente della Lega parlando poi della Coni Servizi ha aggiunto che "dal momento della sua istituzione ha avuto una crescita e ha prodotto anche risultati di efficienza. Sport e salute eredità in successione i beni e il patrimonio di coni servizi che devono essere fatti funzionare al meglio", ha aggiunto Giorgetti. "Ci sarà la certezza di risorse per il sistema sportivo che non saranno mai meno di 408 milioni l’anno, soldi che possono solo aumentare se il sistema sportivo si sviluppa. L’autonomia dello sport è garantita al cento per cento.

GIORGETTI, 'RIFORMA PER BENE DELLO SPORT, NON LEGGE AD PERSONAM'

"Volevamo illustrare questa riforma che non è dello sport italiano, ma volevamo svelenire un clima che era stato alimentato. Questa riforma non nasce contro nessuno e per nessuno. Non facciamo le leggi ad personam, l'abbiamo fatto per fare bene allo sport italiano", le parole del sottosegretario con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, durante la presentazione della riforma dello sport. "Per la prima volta non siamo, né noi politici né voi, rimessi alle determinazioni della legge di bilancio. Abbiamo messo un limite minimo sotto il quale non si potrà andare ma potranno essere aumentate le risorse. Se il movimento si allarga e si sviluppa può arrivare di più", ha aggiunto Giorgetti riferendosi alle risorse destinate allo sport italiano. "Abbiamo in animo di sviluppare una Sport e Salute S.p.A forte, sarà una società strumentale dello Stato e sarà soggetta ai controlli della Corte dei conti", ha aggiunto il sottosegretario riferendosi alla società che prenderà il posto della Coni Servizi.

SPORT: GIORGETTI, 'CON QUESTA LEGGE COSTRINGIAMO DUE MINISTERI A OCCUPARSENE'

"Con questa legge abbiamo costretto due ministeri a dare attenzione a questioni che finivano al quindicesimo o sedicesimo posto. Vogliamo costringere il ministero dell'Istruzione e il ministero della Salute a cimentarsi anche sullo sport, una dimensione per noi prioritaria", ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti nel corso della presentazione della riforma del sistema sportivo italiano. "E' chiaro che, con tutti i problemi che ha, per il ministro dell'Istruzione la dimensione dello sport nella scuola arriva dopo. Stesso discorso per il ministro della Salute, ora invece questi due ministeri avranno i loro rappresentanti nel CdA della nuova societa' 'Sport e Salute' e dunque questo li porterà a chiedere risorse suppletive".

CALCIO: GIORGETTI, 'STOP GARE PER RAZZISMO? A SALVINI PREOCCUPA LA SICUREZZA'

"Salvini non concorda con la sospensione delle partite? Credo pensi alla difficoltà pratica di applicare in un contesto questa norma. Credo che sentirà anche i prefetti e i questori che si pongono il problema, se le squadre abbandonano il campo, di come gestire l'ordinato deflusso del pubblico". Sono le parole del sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, in merito alla procedura approvata dal Consiglio federale della Figc, nei casi di cori razzisti negli stadi, su cui non concorda il ministro Salvini. "Come se ne esce? Cambiando la cultura sportiva di chi va allo stadio soltanto per fare casino e non per vedere la partita", ha concluso Giorgetti a margine della presentazione della riforma del sistema sportivo italiano.

OLIMPIADI: GIORGETTI, 'RIFORMA DELLO SPORT NON AVRA' IMPLICAZIONI SU CANDIDATURA'

"Io non credo che la riforma possa avere delle implicazioni. Nelle candidature olimpiche convergono tante motivazioni, non esclusivamente di carattere sportivo e quindi nei prossimi mesi vedremo magari Stoccolma in vantaggio, poi la rimonta dell'Italia. Come possono insegnarci i membri italiani del Cio in base alla loro esperienza, poi certe situazioni si possono risolvere nella notte prima del voto". Sono le parole del sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, sulla candidatura di Milano-Cortina ai Giochi Olimpici invernali del 2026, a margine della presentazione della riforma del sistema sportivo italiano.

Riforma dello Sport e Salute/ Malagò: "Mi sono battuto per un nome diverso"

"Mi sono battuto per evitare questo nome che sinceramente non condivido, è molto inflazionato". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla denominazione 'Sport e salute' scelta dal Governo per sostituire la Coni servizi, cassaforte dello sport italiano. Malagò ha ricordato poi che è in corso un "dialogo quotidiano" tra le parti "perché ci sono ancora aspetti legati al perimetro di azione del Coni" all'interno della riforma, e che segue a una prima fase in cui "c'è stato stupore e dispiacere soprattutto per aspetti formali con cui si è arrivati a questo punto, dalla mattina alla sera, senza sapere nulla". Malagò ha anche parlato della corsa all'Olimpiade 2026: "La candidatura di Stoccolma? Non sono assolutamente preoccupato, sono realista ma non solo oggi. Lo ero dal primo giorno perché conosco bene quel mondo. Il grande errore sarebbe quello di non portare rispetto a qualsiasi altra candidatura, soprattutto quella di un paese come la Svezia che non ha mai avuto olimpiadi invernali. La verità è che da qui al 24-25 giugno bisogna lavorare, come stiamo facendo". Sul rischio che la riforma possa compromettere la preparazione olimpica in vista di Tokyo 2020, il capo dello sport italiano precisa: "No, qui è molto chiaro chi fa cosa e non ci sono equivoci. Tra l'altro sull'alto livello, con i risultati che stiamo facendo, onestamente non mi sento di dire che sono preoccupato. Il mio stato d'animo? Pragmatico".

SPORT: PRESENTATA RIFORMA, RISORSE CERTE E PIU' ATTENZIONE VERSO STILI VITA SANI

Aumentare l'attenzione verso la pratica sportiva di base, valorizzando gli stili di vita sani; assicurare risorse certe, e maggiori, allo sport italiano, introducendo un meccanismo automatico di finanziamento e distribuendo più` soldi agli organismi sportivi; semplificare il funzionamento del sistema sportivo, riducendo la burocrazia e aumentando la trasparenza ed eliminare i possibili conflitti d'interesse. Questi i tre obbiettivi principali della Riforma del Sistema Sportivo italiano illustrata oggi dai sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente. L'idea di fondo è quella di una generale e sostanziale riorganizzazione di Coni Servizi, con la finalità di: a) disegnare una vera complementarità funzionale tra Coni e Coni Servizi che, nel rispetto del rapporto fiduciario tra i due Enti, preveda una netta separazione dei ruoli e delle funzioni di coloro che detengono le deleghe di gestione; b) trasformare Coni Servizi in una struttura moderna ed efficiente, in grado di sviluppare le proprie grandi potenzialità` e di supportare concretamente le Istituzioni sportive; c) rafforzare il collegamento di Coni Servizi con il territorio. La riforma prevede che le risorse annue destinate al sistema sportivo non possano essere mai inferiori a 408 milioni di euro. Il modello di finanziamento introdotto prevede inoltre che il totale complessivo delle risorse, comprensivo delle risorse minime stabilite per legge, dipenderà` dalle capacita` manageriali di Sport e Salute nell'ampliare l'indotto del settore sportivo.

Tale modello si compone dei seguenti flussi di entrata: Più soldi allo Sport. La riforma prevede che il sistema sportivo sia finanziato con il 32% delle entrate fiscali incassate dal bilancio dello Stato, derivanti dal versamento delle imposte nei diversi settori (gestione impianti, attività` di club, palestre e altre attività` sportive). Concorsi pronostici (es. Totocalcio). A Sport e Salute spa sono destinati i proventi generati dai concorsi pronostici sportivi (es. Totocalcio) nella misura tra l'11 e il 13%. Per incentivarne il rilancio, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli provvederà inoltre a riformare tali concorsi. Autofinanziamento. Sport e Salute potrà` reperire risorse sul mercato (es. sponsor), anche valorizzando il patrimonio della societa`, a partire dal Foro Italico e i grandi eventi. Sara` inoltre compito della societa` affiancare gli organismi sportivi nell'ottimizzazione delle spese e nel reperimento di risorse. La volontà del Governo è quella di aumentare l'attenzione verso la pratica sportiva di base valorizzando gli stili di vita sani; assicurare risorse certe, e maggiori, allo sport italiano; semplificare il funzionamento del sistema sportivo, riducendo la burocrazia e aumentando la trasparenza eliminando i possibili conflitti d'interesse. La riforma, inserita nella Legge di Bilancio approvata negli ultimi giorni del 2018, è entrata in vigore dal primo gennaio scorso: il 30 aprile è il termine indicato come periodo di transizione verso la piena applicazione, a maggio 2019. In questo lasso di tempo, sarà assicurata l'operatività di 'Sport e Salute', ferma restando la necessità di collaborazione con il Coni. I prossimi step, dunque, saranno la scrittura dello statuto di 'Sport e Salute', l'individuazione e la nomina del suo Cda, la firma del nuovo contratto di servizio tra Coni e 'Sport e Salute', fino agli eventuali provvedimenti attuativi.