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Il Milan con la proprietà "fantasma" rischierebbe penalizzazioni e Champions
Se l'accusa dei pm: "La società è ancora di Elliott" fosse dimostrata, per i rossoneri sarebbero guai, ma entrambi i gruppi coinvolti smentiscono ogni addebito
Milan, l'inchiesta sul cambio di proprietà e i rischi che corre il club in Serie A e per le Coppe
Il Milan è finito sotto indagine per l'acquisto da parte di RedBird del club nell'agosto del 2022. L'accusa mossa dalla procura di Milano è che "il fondo Elliott" del finanziere americano Paul Singer "conservi attualmente il controllo sostanziale del Milan, laddove - riporta Il Corriere della Sera - all’autorità di vigilanza Federcalcio sarebbe invece stata rappresentata l’effettiva cessione della proprietà in favore del fondo RedBird" del connazionale Gerry Cardinale, apparente acquirente il 31 agosto 2022 per quasi 1,2 miliardi di euro: 600 milioni con soldi propri e 560 milioni con soldi prestatigli proprio dal venditore Elliott tramite emissione di prodotti finanziari. Il che ha portato ieri il procuratore aggiunto e i pm a perquisire la sede del Milan e indagare l’amministratore delegato dal 2022, Giorgio Furlani, e il suo predecessore, dal 2018 al 2022, Ivan Gazidis, per l’ipotesi di ostacolo all’attività della Federazione italiana giuoco calcio, ente pubblicistico nella vigilanza sui requisiti di legge dei titolari di club di calcio. immediate sono arrivate le smentite dei due gruppi, sia Elliott che RedBird allontano ogni addebito.
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Poche righe di commento, a sottolineare che il Milan è l’oggetto della transazione tra Elliott e RedBird — e quindi oggi dell’inchiesta che ne mette in discussione la veridicità —, e di conseguenza la società risulta "terza ed estranea al procedimento", la nota di RedBird. Così come Elliott dice con forza "accusa falsa". Ma se poi - prosegue Il Corriere - invece l’accusa fosse dimostrata, allora il Milan rischierebbe anche sul piano della giustizia sportiva. Oggi la procura Figc chiederà gli atti. Quando c’è un cambio di proprietà le informazioni vanno inviate alla Commissione consultiva Co.A.P.S. (Commissione acquisizione partecipazioni societarie) di cui si avvale la Figc: chi compra deve rispettare requisiti di onorabilità. La società che non rispetta le leggi, è punita, con le sanzioni previste ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica". C’è infine la questione delle norme Uefa che vietano le multiproprietà per squadre che partecipano alle competizioni europee, la cui violazione può portare all’esclusione dalle Coppe.