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Inter, Spalletti? Troppi elogi al "Ministro della Difesa". Icardi troppo solo

Pietro Mancini

Inter con Spalletti meglio organizzata (e fortunata) della squadra vista la scorsa stagione

Numerosi, un filino eccessivi, gli elogi all'Inter, per il pari conquistato contro la capolista. Sarri ha definito il suo collega e corregionale, Spalletti,  "ministro della Difesa", Severgnini ha esaltato il "piacere estetico" della prestazione, al San Paolo, di Miranda e compagni.
Certo, anche un match pari, senza goal, può essere piacevole. Ma i nerazzurri avrebbero ricevuti gli stessi elogi, qualora gli attaccanti del Napoli non avessero sprecato numerose palle-goal e se Handanovic non avesse fatto, in due occasioni, il fenomeno ?

La marcatura a uomo di Callejon, con Nagatomo appiccicato allo spagnolo, ha spinto a sottolineare i meriti, obiettivi, di Spalletti, o a ricordare ai lettori meno giovani i catenacci, non proprio spettacolari, del paròn triestino Nereo Rocco (1910-1979) ?

Inter, dunque, molto meglio organizzata, e fortunata, della squadra, deludente e mediocre, dello scorso torneo.
Per giudicarla competitiva per il titolo, attendiamo, tuttavia, che, oltre all'assetto della difesa, la squadra curi di più il reparto avanzato e non lasci, anche nei big match, isolato e triste il bomber Mauro Icardi. Come è avvenuto al San Paolo, nella sfida, finita senza vincitori, tra l'argentino e Dries Mertens, ancora depresso per il rigore sbagliato a Manchester...