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Italia fuori dai Mondiali: dimissioni di Mancini? No, deve lasciare Gravina

L'opinione di Pietro Mancini

Italia disastro: addio Mondiali del Qatar. Ora pieni poteri a Malagò in questa fase di emergenza

Italia fuori dai Mondiali di calcio per la seconda volta: Gravina deve dimettersi 

Aldo Cazzullo ha ragione quando sostiene  che “le Caporetto non hanno mai un solo responsabile. Tutto il calcio italiano è da ripensare”.

Il flop provocherà un tracollo di immagine ed economica.

E, quando l’Italia, una delle Nazionali di calcio più titolate, fallisce, per la seconda volta, la qualificazione al Campionato del mondo, deve dimettersi  il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, unfit a restare al timone, dopo il naufragio di Palermo con la modesta Macedonia.

Lasciarono, con dignità,  il suo predecessore, Giancarlo Abete, e l’allora c.t. Cesare Prandelli, il 24 giugno 2014, in seguito all'eliminazione degli azzurri, al primo turno del Mundial brasiliano.

Italia flop, fase di emergenza a Malagò

Se il calcio non ha più dirigenti del livello di Franchi, Carraro e Sordillo, questa fase di emergenza deve gestirla Giovanni Malagò. Occorre ripartire dall’esperienza e dalle idee del Presidente del CONI, apprezzato in Italia e all’estero.

Malagò, che era stimato da Gianni Agnelli,  è il principale regista dei trionfi sportivi dell’indimenticabile estate 2021, resa magica non solo dal trionfo di Donnarumma e c.a Wembley.

Il numero 1 del CONI ha contributo, personalmente, alla crescita di due nostri campioni, la Divina nuotatrice, Federica Pellegrini, e Matteo Berrettini, l’unico italiano ad aver disputato la finale di Wimbledon.

Roberto Mancini deve restare al suo posto : non ha colpe se Jorginho, contro la Svizzera, ha sbagliato i due rigori, che non hanno dato all’Italia il disco verde per il Qatar, e se Immobile in azzurro è un fantasma.

È l’intero nostro calcio a non reggere più. Ha perso una straordinaria azienda nazionale, che non sa più riconoscere se stessa.

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