Italia-Svezia, Malagò a Tavecchio: "Fossi in te mi dimetterei"
Italia, Malagò apre la crisi Figc e il fronte dimissioni di Tavecchio
Italia-Svezia, Malagò a Tavecchio: "Fossi in te mi dimetterei"
"Ho sentito Tavecchio, gli ho chiesto che intenzioni avesse, e mi ha detto che domani ci sarà questa riunione in Figc alle 16. Come sapete è padrone di assumersi le responsabilità, ma se fossi in lui mi dimetterei". Sono le parole nette del presidente il Coni Giovanni Malagò sul presidente della Figc Carlo Tavecchio dopo la mancata qualificazione degli Azzurri al mondiale di calcio di Russia 2018.
Italia-Svezia, Malagò: non è possibile commissariare la Figc
"E' stata una delusione clamorosa, un uomo di istituzioni deve ragionare con il buon senso e le norme. Per essere concreti il presidente del Coni può e deve commissariare una federazione in 3 casi: solo se non funziona la giustizia sportiva, la regolarità dei campionati o per gravi irregolarità amministrative. Ad oggi questi tre fatti non ci sono, non ci sono gli strumenti formali e procedurali per un commissariamento", ha detto il numero 1 del Coni Giovanni Malagò dopo Italia-Svezia, che ha segnato l'eliminazione degli azzurri dai Mondiali di calcio di Russia 2018. Una tragedia sportiva che non accadeva da 60 anni.
Italia-Svezia, Malagò: "Ventura scommessa persa dalla Figc"
"Ventura? Purtroppo e' stata una scommessa persa dalla Federcalcio. L'inizio del progetto era legato ad un'altra filiera di carattere tecnico che prevedeva un ruolo significativo per Marcello Lippi, poi non andato a buon fine. Ventura e' diventato cosi' responsabile di tutte le squadre: probabilmente impostare cosi' questo ruolo e' stata una valutazione sbagliata. Se mi aspettavo dimissione immediate? Non credo che questo sia il punto, non penso che il problema sia soltanto Ventura. Se e' vero che il contratto sarebbe stato rinnovato solo nel momento in cui l'Italia si fosse qualificata per i Mondiali, di cosa stiamo parlando? Presumo che questo contratto duri soltanto qualche mese, per cui la sostanza cambia poco: di fatto Ventura non ha il rinnovo. Che si dimetta ora o tra venti giorni, cambia poco. Ma il rammarico cresce perche' qualcosa, o molto piu' di qualcosa a livello di scelte tecniche non e' andato come ci si aspettava".