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Jens Lehmann, ex Milan, licenziato dall'Hertha per un WhatsApp razzista
Il bersaglio del messaggio era Dennis Aogo, suo ex compagno di nazionale con la pelle nera, al quale però lo ha mandato per errore
L'ex milanista Jens Lehmann è stato licenziato dall’Hertha Berlino per via di un messaggio razzista inviato via WhatsApp a Dennis Aogo, suo ex compagno nella nazionale tedesca, dalla pelle nera.
“Davvero Dennis è la quota nera?” ha scritto Lehmann nel suo messaggio, abbinato a degli emoji sorridenti. Lehmann intendeva mandarlo nella chat della Sky Sport tedesca, invece lo ha inviato proprio ad Aogo. Dopo lo stupore iniziale, il suo ex compagno gli ha risposto: “Wow, sei serio? Il tuo messaggio era davvero destinato a me?". Soprattutto ha pubblicato lo screenshot sui suoi social, creando un comprensibile scandalo.
L’ex portiere di Milan e Arsenal ha provato a rimediare attraverso la “Bild”, scusandosi per il messaggio che, a suo dire, era stato frainteso e che non comprometteva la sua considerazione di Aogo, definito un opinionista “molto competente”. Lehmann ha anche telefonato all’ex compagno, scusandosi direttamente con lui con l’accaduto.
Ciò non è bastato per evitargli il licenziamento dal proprio ruolo di dirigente, ufficializzato dal presidente Werner Gegenbauer con una spiegazione molto chiara: "Tali affermazioni non corrispondono in alcun modo ai valori che l'Hertha sostiene attivamente. L'Hertha prende le distanze da ogni forma di razzismo".
Lehmann faceva parte del Consiglio di Amministrazione in qualità di consulente della Tennor Holding, il cui titolare Lars Windhorst ha detto: "Il contratto di consulenza con il signor Lehmann verrà risolto. Ciò significa che il mandato al consiglio di sorveglianza dell'Hertha non è più applicabile".
Lehmann ha giocato nel Milan solamente nella prima parte della stagione 1998/99, acquistato dallo Schalke con il quale aveva vinto la Coppa Uefa (battendo in finale l’Inter). Dopo aver disputato solamente le prime cinque partite di campionato, ha perso il posto da titolare a beneficio di Sebastiano Rossi e nel gennaio successivo si è trasferito al Borussia Dortmund, con cui ha vinto la Bundesliga nel 2002.
Il suo periodo migliore è stato nell’Arsenal, col quale ha vinto un campionato, una Community Shield e una Coppa d’Inghilterra, oltre a perdere una finale di Champions League. E’ stato inoltre titolare ai mondiali 2006 con la nazionale tedesca, con la quale vanta 61 presenze.