Johan Cruyff è morto: addio al Papero d'Oro del Barça
L'ex fuoriclasse olandese aveva un cancro al polmone
E' morto Johan Cruyff. L'ex campione olandese ed allenatore di calcio, aveva 68 anni.
"E' ‘con grande tristezza che vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore" cita la nota pubblicata su Facebook dal profilo ufficiale dell'ex campione mondiale.
A fine ottobre aveva annunciato al mondo: "Ho un cancro al polmone. Nella mia vita ho avuto solo due vizi: uno, il calcio, mi ha dato tutto; l’altro, il fumo, stava per togliermelo”, disse il grande Cruyff.
Fu il principale protagonista della rivoluzione che porto' alla nascita del calcio totale.
Vinse tre volte il Pallone d'Oro: nel 1971, nel 1973 e nel 1974.
Ajax, Barcellona e Nazionale olandese furono le 3 squadre dove lasciò un segno. Con gli orange raggiunse due volte la finale dei campionati del mondo, perdendo nel 1974 la finale contro la Germania e nel 1978 contro i padroni di casa dell'Argentina.
Nel 1991 aveva subito un'operazione, in seguito a un infarto.
Fu anche grande allenatore: si ricorda la Coppa dei Campioni vinta nel 1993 in finale contro la Sampdoria di Vialli e Mancini (punizione di Ronald Koeman), mentre perse quella di Atene contro il Milan degli invincibili guidato da Fabio Capello. Il Barça di Romario e Stoickhov venne distrutto 4-0 dai rossoneri guidati da Savicevic e Massaro.
Cruyff a febbraio: "2-0 per me prima parte match,certo di vincere" - Primo tempo 2-0 a suo favore, partita ancora lunga ma alla fine "sono sicuro che usciro' vincitore". Cosi' Johan Cruyff, ricorrendo a una metafora a lui congeniale, poco piu' di un mese fa scriveva sul proprio sito web e parlava ancora della sua lotta contro il cancro a un polmone, della cui esistenza aveva dato notizia egli stesso attraverso il proprio staff di collaboratori il 22 ottobre scorso. "Dopo diverse sessioni di trattamenti medici posso dire che i risultati sono stati davvero positivi, ringrazio i medici per l'eccellente lavoro, la gente per l'affetto che mi ha mostrato e il mio pensare positivo". Era dunque un Cruyff ottimista e che faceva appunto ricorso alla metafora calcistica per dire che la battaglia era si' difficile e dura ma la sensazione era quella di chiuderla con un'altra vittoria, come le tantissime ottenute sul terreno di gioco grazie alla sua enorme classe. Questa volta pero', e in brevissimo tempo, la partita piu' difficile della vita Cruyff l'ha purtroppo persa.
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