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Juventus e Milan senza Champions? Ecco quanto peserebbero i danni economici
Champions, il riflesso economico sulla volata di Juventus e Milan
Juventus e Milan senza Champions? Ecco quanto peserebbero i danni economici
La volata Champions mette a rischio Juventus e Milan: sono cinque squadre per tre posti e la sensazione è che (almeno) una delle due resterà fuori e sarà costretta a ripartire dall'Europa League. Atalanta e Napoli sono lanciatissime e in grandi condizioni, mentre la Lazio di Ciro Immobile incombe: vero che è a 5 punti dal quarto posto, ma la partita da recuperare all'Olimpico contro il Torino pone gli aquilotti a un virtuale -2 che riapre completamente i giochi. In più la squadra di Simone Inzaghi ha un calendario non impossibile (salvo il derby con la Roma alla penultima, ma i giallorossi potrebbe essere 'distratti' da un eventuale finale di Europa League).
Per Juventus e Milan mancare la Champions segnerebbe certamente la stagione in modo negativo dal punto di vista sportivo: i bianconeri partivano per vincere lo scudetto, i rossoneri hanno chiuso il girone d'andata al primo posto e mai, dal 1995/96 quando vennero introdotti i tre punti a vittoria, la squadra campione d'inverno ha chiuso sotto al terzo posto. Ma più del fallimento sul campo spaventa lo spettro dei mancati ricavi. Quanto perderebbero Milan e Juventus da un mancato ingresso in Champions League (l'attuale edizione ha un montepremi totale da 1,95 miliardi: il più ricco di sempre)?
Juventus senza Champions? Meno 70-80 milioni. Vincere l'Europa League per arginare le perdite. Il nodo contratto di Ronaldo e Dybala
Qua bisogna unire il discorso economico agli obiettivi. La Juve, pur reduce da 3 stagioni negative nella massima competizione per club (due eliminazioni consecutive agli ottavi e una ai quarti) è squadra che non ha mai avuto problemi a passare i gironi (ultimo flop nel 2013, quando la sconfitta sul campo del Galatasary per 1-0 con gol di Snejider segnò l'esclusione dagli ottavi per la squadra allora allenata da Antonio Conte). Tradotto in cifre mediamente la Juventus ogni anno ha incassato tra i 70 e gli 80 milioni a stagione dalla Champions League (con un picco a quota 110 nel 2016/2017 quando arrivò in finale contro il Real Madrid). Perdere questi soldi in tempi di covid e stadi chiusi (si spera in riaperture robuste dall'autunno, ma non ci sono certezze visto l'andamento della pandemia) peserebbe molto sui conti della società. Anche perché il trend è negativo. I primi sei mesi dell’esercizio 2020/21 vedono ricavi per 258,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 322,3 milioni del 2019/20. In leggero aumento anche i costi a quota 263,4 milioni di euro (contro i 260 milioni dell’esercizio precedente), mentre le perdite per il periodo sono pari a 113,7 milioni (50,3 milioni nel 2019/20). Va ricordato che dal 2012-13, stagione successiva al primo scudetto, a oggi la Juventus ha incassato circa 720 milioni di premi Uefa, aggiungendo gli incassi al botteghino delle partite di coppa (circa 70 milioni), si sale a quota 790 milioni. Vero, fuori dalla Champions, la Juventus sarebbe in corsa per l'Europa League, trofeo alla portata: arrivare in fondo e vincerla potrebbe portare 30-35 milioni di euro nelle casse bianconere.
Inutile dire che senza la Champions (ma forse anche con la Champions) in estate si aprirà il problema legato al monte ingaggio. In primis con il caso Ronaldo (30 milioni netti per l'anno prossimo se le parti non dovessero divorziare) e in seconda battuta con il nodo-Dybala: la Joya è in scadenza tra dodici mesi, attualmente prende 7,5 milioni e sul tavolo aveva un'offerta di rinnovo a 10 mln. Ma se arrivasse un'acquirente con un'offerta importante, la plusvalenza sarebbe un 'gol' pesante per i conti della Juventus....
Milan senza Champions? Una quarantina di milioni in meno
Fonte Milan (che ha chiuso l'ultimo bilancio - al 30 giugno 2020 - con un passivo da 194,6 milioni, ma non ha debiti con il sistema bancario grazie al supporto finanziario del fondo Elliott). Il ritorno in Champions League dei rossoneri (dove non giocano dal 4-1 subito negli ottavi di ritorno contro l'Atletico Madrid nel marzo 2014) sarebe di per sé un grande risultato sportivo.
Poi il Diavolo non avrebbe la certezza di poter competere subito con i top club, ma, anche ragionando in un'ottica di mero ingresso ai gironi, già sarebbe certo un gettone da 15,3 milioni. In più, l'Uefa paga 2,7 milioni per ogni vittoria e 900.000 euro per ogni pareggio. Dunque è ipotizzabile anche con una stima 'pessimistica' 20-25 milioni sicuri. Senza dimenticare i possibili incassi da stadio (e qua si torna alla pandemia covid e alle misure restrittive che verranno adottate nei prossimi mesi) e la ripercussioni (positive) sul brand Milan nei confronti degli sponsor. Insomma, è ragionevole pensare un Milan in grado di incassare una quarantina di milioni con il rientro nell'Europa che conta (e arrivare agli ottavi porterebbe un'altra decina di milioni certi) tra premi, ranking e market pool.